Nel luglio 2019, lo sgombero delle palazzine della vergogna. Oggi, a distanza di tre anni e mezzo, la rinascita grazie agli studenti. Risorge finalmente l’ex Moi di Borgo Filadelfia, il villaggio olimpico che dopo Torino 2006 era diventato la più grande occupazione abusiva d’Europa. Dove prima c’erano i rifugiati, alcuni dei quali anche criminali, a breve arriveranno i ragazzi che studiano all’università. Fine febbraio, la data di chiusura dei cantieri, che porteranno in dote 159 unità immobiliari per un totale di 385 posti letto. Monolocali, bilocali, stanze singole e doppie in appartamento condiviso, con i ragazzi che già dal mese di marzo, inizio del secondo semestre, potranno risiedere nel “fu” villaggio olimpico di via Giordano Bruno. Il tutto grazie a un maxi investimento, pari a 14 milioni di euro, con la progettazione che è partita nel 2020 e i cantieri che hanno preso il via nell’ottobre 2021. Lavori in fase di ultimazione sulle sette palazzine riqualificate, con la consegna degli arredi nelle case. Sette le palazzine, delle undici totali, perché il Fondo Città di Torino ha venduto sette costruzioni al Fondo Abitare Sostenibile Piemonte, gestito da InvestiRE Sgr e sostenuto dal Fia, Gruppo Cassa depositi e prestiti, dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione Crt. A regime, lo studentato dell’ex Moi sarà gestito da Camplus, primo provider italiano di co-living e housing per studenti universitari, che in città ha altre residenze tra cui quella di via Borsellino. I cantieri, durati un anno e mezzo, non hanno risentito più di tanto dei ritardi dovuti al caro-materiali, una grana che ha bloccato diversi lavori in tutta la città. Certo, inizialmente non è stato facile. «Per sgomberare le palazzine dai rifiuti abbiamo speso 150 mila euro - spiega Edoardo Paleari di InvestiRE - e solo per pulire ci abbiamo impiegato due mesi. La quantità di immondizia era incredibile, ma quello che abbiamo constatato è stato anche il pessimo stato di questi palazzi. Perché oltre alla mancata manutenzione - conclude - i nostri rilievi hanno certificato che si trattava di edifici realizzati in maniera frettolosa, con una qualità non certo buona di materiali». Se InvestiRE è il promotore dell’iniziativa, l’appalto è stato aggiudicato dalla ditta Cogefa. Gli alloggi per gli studenti hanno letti, angolo cottura e bagno, ma c’è anche l’aria condizionata e fuori dalla porta è presente un sistema d’allarme. All’ingresso delle palazzine, invece, ci sarà il custode. Non solo alloggi, perché all’ex Moi verranno realizzati anche una lavanderia a pagamento, palestra, sale comuni e il bar. A dire il vero, è previsto un garage sotterraneo per posteggiare le macchine, che però al momento non verrà messo in servizio perché mancano ancora dei permessi, tra cui quello dei vigili del fuoco. Infine, l’intervento prevede il rifacimento delle aree verdi, dei nuovi camminamenti e nuova illuminazione. L’ex Moi sarà accessibile da fuori, perché non verrà recintato. A lavori finiti spetterà a Camplus la commercializzazione degli alloggi per i ragazzi. I prezzi ci sono già: 400 euro per un monolocale, 500 per un bilocale per una persona, 330 per un bilocale per due persone, 360 per la camera singola e 230 euro per la doppia.
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