Cerca

La mamma di Mauro: «Ringrazio i carabinieri»

La mamma di Mauro: «Ringrazio i carabinieri»
È seduta a un tavolino fuori dalla terapia intensiva la mamma di Mauro Glorioso. Al primo piano del Cto, dove suo figlio, che ha 23 anni, è ricoverato dal 21 gennaio scorso dopo essere stato colpito da una bicicletta ai Murazzi mentre faceva la coda fuori dal The Beach. Da giorni Mauro è uscito dal coma, ma le sue condizioni di salute vengono costantemente monitorate e dalla rianimazione, infatti, non è ancora uscito. «Voglio solo dire grazie all’egregio lavoro che hanno svolto i carabinieri», si limita a dire la mamma di Mauro. Altro non aggiunge, nemmeno un commento riguardo a quei cinque ragazzi che quella notte hanno, di fatto, tentato di uccidere suo figlio: «Non mi interessa parlare di queste persone. Chiedo di essere lasciata in pace, cercate di capire il mio momento». Con lei, fuori dal reparto dov’è ricoverato Mauro, ci sono anche la sorella e la nipote della donna. «È ancora ventilato in modo meccanico, aiutato dal punto di vista respiratorio», fanno sapere dall’ospedale riguardo ad un quadro clinico che non ha avuto alcun cambiamento negli ultimi giorni. LA SOLIDARIETA' Ma attorno a Mauro, da quel giorno tragico, non ha mai smesso di esserci solidarietà e affetto anche da parte delle istituzioni. A partire dal sindaco Stefano Lo Russo che, già nelle prime ore dopo la tragedia, aveva lanciato un appello a collaborare con le forze dell’ordine per individuare i colpevoli e oggi parla di «un gesto che non ha nessuna spiegazione logica, inqualificabile». Secondo Lo Russo, «purtroppo episodi di questo genere si stanno ripetendo non solo a Torino, ma in tutta Italia. È un tema molto delicato che, in generale, sta mettendo in evidenza le difficoltà che hanno molti ragazzi, di integrazione, di famiglie che magari non ci sono più o di difficoltà a educare. Un tema che ci interroga tutti». Sulla tragedia di Mauro è intervenuta anche Chiara Appendino che ha ringraziato i carabinieri con un “tweet” rinnovando la propria vicinanza alla famiglia. Da Roma, invece, si pronuncia il ministro per la Pubblica amministrazione, Paolo Zangrillo. «Al generale Lunardo, alle donne e agli uomini dell'Arma giunga il mio sincero ringraziamento per il lavoro che ha portato a individuare i presunti responsabili di un gesto tanto scellerato quanto incomprensibile», ha sottolineato Zangrillo esprimendo «un plauso anche ai giovani che, con le loro testimonianze, hanno contribuito alle indagini, dimostrando di avere ben chiari senso civico e legalità». «INDAGINI DIFFICILI» Di «un fatto gravissimo che ha colpito tutta la città» parla il generale Claudio Lunardo, spiegando quanto le indagini non siano state semplici. «Utili sono state le immagini delle telecamere di sorveglianza, ma il nostro lavoro è stato agevolato dalla grande collaborazione di molte persone», spiega il comandante provinciale dei carabinieri di Torino. «Ci sono stati due, tre testimoni molto importanti che sono venuti a raccontarci quello che era successo. Da lì abbiamo fatto un bel lavoro con la “task force” che avevamo messo in campo».
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.