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01 Marzo 2023 - 08:28
Non c’è più tempo per fare passi indietro o rivedere il progetto previsto dal Pec (Piano esecutivo convenzionato). Il Consiglio della 8 chiamato a fare il punto sul futuro di Scalo Vallino non ha tranquillizzato i cittadini, intervenuta per dire la loro. Dopo le demolizioni lungo corso Sommelier, partiranno le costruzioni. Il tempo di assistere alla firma dell’accordo tra Comune e Novacoop e i cantieri potranno partire. L’area, acquistata da Novacoop nel 2015, è in procinto di essere riqualificata per farne un quartiere universitario, con residenze per studenti e lavoratori e una piastra per praticare sport all’aperto. Tra San Salvario e Nizza, però, sono state raccolte oltre 600 firme per chiedere di rivedere il progetto di Scalo Vallino. Molto difficile, come ha ribadito l’assessore Mazzoleni intervenuto in Sala. Due gli ordini del giorno presentati. Uno a firma M5s (Pasquali e Francone) e uno a firma del consigliere del Pd Tassone che ha ribadito come quello in divenire sarà «un nuovo quartiere nel quartiere, in un’area congestionata dalle auto e con poco verde». «Il Pec approvato - per Pasquali e Francone -, prevede la costruzione di 21.500 metri quadri su un area di 32mila, a cui però si aggiungono gli oltre 20mila dell’ampliamento del centro di Biotecnologie molecolari, che esiste ma non viene considerato come occupazione di suolo. In ambito urbanistico è come se non esistesse». Per Alessandro Lupi (Lista Civica) «le rivendicazioni dei cittadini sono legittime ma il parere favorevole espresso nel 2015 dalla ex 8 ha di fatto impedito che dal territorio le critiche fossero tenute in considerazione».
Residenti che hanno ribadito l’assenza di verde e l’eccessiva cementificazione dei progetti. Oltre all’inquinamento ambientale e acustico, già causato dalle demolizioni. Problemi riscontrati anche dai coordinatori Loi e Gruppi. A giorni, tuttavia, verrà presentato il progetto esecutivo delle opere di urbanizzazione. Il margine di trattativa è vicino allo zero.
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