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Martinetto e rifugio antiaereo in agonia tra rifiuti e clochard

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Giacigli di clochard ubriachi, prostitute e centinaia di bottiglie di birra sparse nell’erba nel luogo del ricordo. Non c’è pace per i luoghi della Resistenza della Circoscrizione 4. Il Sacrario del Martinetto è stato trasformato in una vera e propria discarica di rifiuti. A segnalarlo sono i volontari che un paio di volte all’anno vanno a fare pulizia: «Abbiamo riempito cinque cassette di rifiuti, tra bottiglie di birra e bicchieri del caffè in plastica, gettati dagli incivili all’interno dell’area» sottolineano i cittadini. A questo problema si aggiunge poi quello della prostituzione. «Ogni sera la zona attorno al Sacrario si riempie di prostitute, sono moleste, a volte rigano la carrozzeria e spaccano i vetri delle auto, i nostri figli hanno paura a tornare a casa dopo una certa ora» spiegano dal comitato San Donato Martinetto che da anni monitora la zona: «Chiediamo una maggiore pulizia e più passaggi delle forze dell’ordine».

Non va meglio al rifugio antiaereo di piazza Risorgimento, funestato dalle infiltrazioni e meta di clochard ubriachi. Sotto le tettoie della piazza principale di borgo Campidoglio spuntano infatti materassi, vestiti, scarpe, sedie e bottiglie di alcolici. «E’ una vergogna che il Comune abbia tagliato i fondi al Museo diffuso della Resistenza, abbandonando a se stessi due luoghi così importanti come il Sacrario del Martinetto e il rifugio antiaereo» fanno presente dal comitato Torino Bcps. «La Resistenza viene tirata in ballo solo il 25 aprile e sotto elezioni» polemizza il capogruppo della Lega in Circoscrizione 4, Carlo Morando, che sta preparando una interpellanza sul tema. L’allarme era stato lanciato dal presidente del Museo Diffuso della Resistenza. Roberto Mastroianni, durante la commissione cultura a Palazzo Civico: «Abbiamo un museo unico in Italia che ha un bilancio annuale di una salumeria».

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