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05 Marzo 2023 - 07:56
Trecentocinquanta persone identificate o individuate, 37 fermate e suddivise, nel cuore della notte, per accertamenti, tra gli uffici della questura e quelli di via Veglia. Esplosivi, accette, pinze, sequestrati insieme a scudi artigianali, medicinali contro gli effetti dei fumogeni e lacrimogeni, maschere e bastoni, mazze foderate di nero. L’armamentario per una guerriglia annunciata. Il questore Vincenzo Ciarambino, a tarda serata, tira le somme di una giornata che ha visto contrapporsi un migliaio di anarchici contro centinaia di poliziotti (cento solo della Digos). L’esito è una città devastata. Alla domanda, «si poteva fare di più per evitarlo?», il questore di Torino ha risposto: «Questa è l’Italia dei 60 milioni di commissari tecnici e questori».
«Abbiamo effettuato un’azione di alleggerimento nell’area del Sermig - ha proseguito Ciarambino - e sequestrato molto materiale. Molto è stato abbandonato durante le azioni di alleggerimento. La manifestazione era stata preparata nel pieno rispetto delle garanzie costituzionali, per fare sì che anche agli anarchici venisse garantito questo diritto e che si facesse una manifestazione nel modo meno impattante possibile. L’alternativa a questo percorso di oggi, che è stato un percorso indotto, era farli transitare nelle aree dove loro volevano, il centro storico. Vi lascio immaginare eventuali conseguenze se ciò fosse successo. Abbiamo pensato di portare il corteo verso corso Regina e Aurora, perché è la zona dove sempre, di solito, le loro manifestazioni si sciolgono».
Molti si stanno chiedendo se tutto ciò si potesse evitare. Ciarambino risponde: «Ci sono stati molti obiettivi sensibili come le banche, ma nessuno poteva andare a pensare che sarebbero state devastate le macchine dei privati e le vetrine dei negozi di commercianti che devono sbarcare il lunario in maniera onesta e dignitosa». Per il futuro, in vista di eventuali scontri, il questore rassicura: «Noi siamo vigili e attenti da diversi mesi e da molto tempo e seguiamo l’evolversi del percorso. I nostri apparati investigativi centrali e locali funzionano. Siamo pronti, a qualsiasi attività». Alla fine della serata di ieri, i feriti tra le forze dell’ordine erano due. Un operatore del reparto mobile è stato colpito da una bomba carta alla gamba e un’operatrice della Scientifica è rimasta ferita da una bottiglia di vetro alla mano». In generale, per i disordini e i danneggiamenti ad auto e vetrine, il questore ha annunciato: «Individueremo i responsabili».
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