Cerca

«Imprigionati dal cantiere, tra siringhe ed escrementi»

cantiere via belfiore

Il fetore di urina ed escrementi si respira a decine di metri di distanza e si propaga per il quartiere di San Salvario. Dietro le impalcature del palazzo di via Belfiore 61 bis, all’angolo con via Michelangelo, si cela una vera e propria zona franca che da un anno e mezzo i residenti stanno cercando di combattere. La ditta incaricata di effettuare i lavori ha montato le impalcature ma interrotto il cantiere nel mese di settembre 2021 lasciando di fatto “impacchettato” l’intero palazzo. Dietro i tubi di ferro e i teloni però succede di tutto. «Quest’area viene utilizzata come vespasiano dagli incivili, e quando cala il sole arrivano anche i tossici a bucarsi» si lamentano i residenti del palazzo esasperati che in questi giorni si sono riuniti «per cambiare l’amministratore». I marciapiedi di fronte del resto sono disseminati di escrementi di cane e perfino umani, e ovunque spuntano rifiuti, colate di urina e confezioni di siringhe.

Sui tendoni bianchi è ancora presente il cartello di inizio lavori che sarebbero dovuti essere realizzati con il “bonus facciate” dall’impresa New Energy Technology Srl, ma al numero di cellulare riportato non risponde nessuno. La data di inizio cantiere era fissata per l’1 settembre del 2021 e i lavori sarebbero dovuti durare 90 giorni. Invece è passato un anno e mezzo e «dopo le prime settimane non si è più visto un operaio al lavoro» sottolinea Elisa, residente nel palazzo di fronte: «Da lì non passa più nessuno, è diventata un’area abbandonata del quartiere».

A risentire di più del degrado è l’agenzia immobiliare al piano terra. «Avevo appena rifatto lo studio quando hanno montato il cantiere e da un anno e mezzo siamo in questa situazione disastrosa: con le impalcature non abbiamo visibilità e i clienti sono drasticamente diminuiti» si lamenta Livio Trovato, titolare dell’agenzia Nt Immobili in via Belfiore 61 bis. Oltre al danno economico, Trovato sottolinea anche le problematiche legate all’inciviltà e al clima di insicurezza: «Qui in agenzia lavorano quattro donne, hanno paura a uscire dall’ufficio di sera perché più di una volta hanno incontrato dei tossici» sottolinea il titolare dell’agenzia. «Ogni giorno - aggiunge - siamo costretti a lavare via escrementi e urina dai marciapiedi». «Ma la puzza - evidenziano i vicini - non se ne va e infesta il quartiere».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.