l'editoriale
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12 Marzo 2023 - 07:21
Prima un incidente, poi il vento che ha scoperchiato uno stabilimento. Due imprevisti che, complice la chiusura della variante di Porte, venerdì pomeriggio hanno mandato completamente in tilt il traffico sulla provinciale del Sestriere, trasformata in una trappola in cui, per ore, sono rimasti bloccati centinaia di automobilisti. E che ha scatenato la rabbia dei sindaci della zona, che già nei giorni precedenti avevano avuto alcuni “attriti” con la Città metropolitana, dopo che quest’ultima aveva vietato loro di compiere un sopralluogo nel cantiere della variante. Cantiere che, è quasi inutile ricordarlo, è in ritardo su una tabella di marcia che già non brillava per celerità (la variante è chiusa ormai da più di un anno).
E così ieri il sindaco di Porte, Simone Gay, ha preso carta e penna e ha scritto una lunga lettera al prefetto e alla Città metropolitana: «Il territorio del Comune di Porte, tutti gli utenti, i cittadini e i lavoratori delle valli Chisone e Germanasca hanno vissuto una giornata che non esito a definire drammatica» è l’incipit, cui segue un riassunto di quanto accaduto: «L’incidente stradale, l’ennesimo per fortuna senza gravi conseguenze, è avvenuto tra le ore 13 e le 14, in località Ponte San Martino e ha creato lunghi incolonnamenti di vari km, in entrambe le direzioni. Il secondo incidente, è avvenuto presso lo stabilimento della Imerys Talc Italy Spa, dove, verso le ore 17, a causa del forte vento, si è staccata la guaina bituminosa di copertura dell’edificio». Sulla statale 23, invasa dai detriti, si è creato un senso unico alternato ma «molti automobilisti hanno tentato la deviazione sulla Sp 166, struttura stradale non in grado, per dimensioni, di sopportare un traffico sostenuto a doppio senso di marcia. La conseguenza è stata quella di bloccare di fatto l’unica via alternativa alla circolazione stradale da e verso l’alta valle. Non oso immaginare, in quelle condizioni, cosa sarebbe potuto succedere nel caso fosse avvenuto un grave problema e fossero dovuti intervenire i soccorsi con i loro mezzi nell’alta valle». Le code, che arrivavano da un lato fino a Pinerolo e dall’altro fino a Villar Perosa sono state smaltite verso le 20.30. Il mirino ovviamente è puntato sul cantiere della variante: «La richiesta per un sopralluogo e per capire lo stato di avanzamento lavori, non è volta a una azione politica o ad alimentare ulteriori polemiche, ma per una forte preoccupazione causa dalla viabilità in grande difficoltà che alla minima problematica va in tilt» anche perché «cittadini ed amministratori locali sono preoccupati e stufi di una situazione che ormai dura da oltre un anno senza sapere con certezza quando arriveremo ad una fine».
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