Monopattini selvaggi: quando il parcheggio diventa un ostacolo

In un periodo in cui si parla tanto di intelligenza artificiale, davanti alla foto inviata dalla nostro lettorice e Amica Reporter Alessandra, viene spontaneo chiedersi dove sia finita l'intelligenza umana. Ci troviamo in via Morghen, all'angolo con via Cibrario, e il protagonista di questa vicenda è l'emblema di una realtà sempre più diffusa nelle nostre città: il monopattino. Simbolo di una mobilità agile e sostenibile, si è trasformato in un cavaliere errante che, con un pizzico di noncuranza, sfida le regole non scritte del buon senso cittadino. Il totale menefreghismo della persona che ha parcheggiato il monopattino sharing in mezzo alla strada si riversa sull’incolpevole automobilista che si trova costretto a spostarlo per poter uscire con la propria auto. Un manifesto di maleducazione urbana, troppo spesso osservato per le strade di Torino, alimentato dalla mancanza di sanzioni per chi si rende protagonista di tali comportamenti.

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Nel tessuto urbano, il numero di veicoli condivisi sfiora i 6.000, comprendendo 4.500 monopattini elettrici, 1.200 biciclette disponibili per il sharing e 250 scooter elettrici. Nel frattempo, la città di Torino ha visto la scomparsa dei monopattini elettrici del marchio Link, che sono stati rimossi dal servizio cittadino a seguito del ritiro dell’azienda alla fine dell’anno precedente. La cessazione del servizio è stata annunciata attraverso una comunicazione che ha lasciato nell’ombra le ragioni di tale decisione.

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