l'editoriale
Cerca
Animali
04 Giugno 2025 - 23:35
Il squalo della Groenlandia (Somniosus microcephalus) detiene il primato di vertebrato più longevo conosciuto. L’esemplare più anziano finora conosciuto è nato nel 1505, quasi contemporaneamente a quando Ludovico Ariosto stava scrivendo la prima versione dell’Orlando Furioso. Ma come è possibile che questi animali vivano per secoli? Una recente ricerca del suo DNA ha offerto nuove indicazioni su come questi squali possano vivere così a lungo.
In un’analisi del genoma dello squalo della Groenlandia, condotta dall'Università di Tokyo, i ricercatori hanno scoperto tratti genetici che sembrano proteggere questi animali dal cancro, ridurre l'infiammazione e migliorare la riparazione del DNA. Questi tratti potrebbero essere alla base della loro sorprendente longevità.
Gli scienziati hanno estratto campioni di tessuto da uno squalo femmina, rilasciandolo poi di nuovo nell'ambiente naturale. Grazie a un metodo avanzato di sequenziamento, sono riusciti a decodificare l'86,5% del genoma che codifica per le proteine. Rispetto a specie con una vita più breve, questi squali presentano più copie di geni che favoriscono la riparazione del DNA e potenziano la funzione immunitaria. Inoltre, i geni coinvolti nella segnalazione NF-κB, un processo legato al mantenimento delle cellule e alla riduzione dell’infiammazione, risultano più numerosi. Le mutazioni in geni che rallentano la diffusione del cancro sembrano anch’esse fondamentali per la longevità di questi esemplari.
Secondo gli scienziati, la segnalazione NF-κB è un percorso cruciale per la longevità dello squalo della Groenlandia, in quanto regola la proliferazione cellulare, la riparazione del DNA, l'apoptosi (la morte programmata delle cellule) e la risposta immunitaria. Questi meccanismi sono strettamente collegati alla prevenzione dell'infiammazione, del cancro e delle malattie autoimmuni.
Lo squalo della Groenlandia può crescere fino a oltre sei metri di lunghezza e pesare più di 1.000 chilogrammi. Non raggiungono la maturità riproduttiva fino a circa 150 anni, il che li rende particolarmente vulnerabili alle pressioni ambientali e all'attività umana.
Per comprendere meglio le dinamiche globali della popolazione di questi squali, gli scienziati suggeriscono di sequenziare più esemplari provenienti da diverse aree marine. L'assemblaggio del genoma realizzato servirà come sequenza di riferimento fondamentale per studi futuri su questa affascinante specie.
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..