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il divieto
13 Maggio 2025 - 10:20
Fumare nuoce gravemente alla salute… e ora anche al portafoglio, con conseguenze penali mai viste prima. Da oggi, infatti, anche fumare all’aperto può costare carissimo: fino a un anno di reclusione e una multa che supera i 26.000 euro.
Se finora il divieto si era limitato a bar, ristoranti, uffici e locali pubblici, ora le regole cambiano radicalmente. Una vera e propria stretta, con sanzioni durissime per chi fuma all’aperto in aree vietate e, soprattutto, per chi getta mozziconi in strada.
I dati scientifici parlano chiaro: il fumo è tra le principali cause di tumori al polmone e alla vescica, e ha effetti devastanti su cuore, polmoni e sistema circolatorio. Campagne informative, avvertimenti sui pacchetti e leggi sempre più severe non sono bastati a fermare il vizio.
Il risultato? Un inasprimento delle norme, che mira a tutelare la salute pubblica e l’ambiente. Chi non si adegua, ora, rischia conseguenze gravi anche dal punto di vista penale.
Sembrava un gesto banale: accendere una sigaretta per strada, fumare e buttar via il mozzicone. Ma secondo la nuova normativa, quel mozzicone è considerato un rifiuto pericoloso. E in quanto tale, chi lo getta per terra può essere accusato di abbandono di rifiuti speciali.
L'articolo di riferimento? Il Testo Unico Ambientale (D.Lgs. 152/2006), che prevede multe fino a 26.000 euro e pena detentiva fino a 12 mesi per l’abbandono di rifiuti nocivi. E sì, anche una sigaretta può rientrare in questa categoria, specie in zone ad alto rischio di incendi o in prossimità di aree naturali protette.
Tra il costo sempre più alto dei pacchetti (oltre 5 euro l’uno), i rischi per la salute, e ora anche sanzioni penali e multe astronomiche, il fumo diventa un vizio sempre meno sostenibile.
E mentre migliaia di fumatori si rifugiano all’aperto per aggirare i divieti, le nuove leggi chiudono anche quest’ultima scappatoia.
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