Per far girar le scatole

Siamo sommersi dalla spazzatura, costituita per la maggior parte da imballaggi superflui, ma qualche genio di Salaland, la metropoli lombarda amministrata dal sindaco Sala, ha deciso di regalare “l’acqua del sindaco”. Trattasi di comune acqua potabile proveniente dall’acquedotto, inscatolata in contenitori di cartone poliaccoppiato tipo quelli del Tavernello. Sarebbe già un’iniziativa idiota tenendo conto che la stessa acqua scorre ininterrottamente e gratuitamente nelle 650 “vedovelle” (le fontanelle milanesi tipiche come i “torèt” sotto la Mole) e nelle 53 casette dell’acqua (i distributori sistemati nelle strade e nelle piazze), ma lo è a maggior ragione apprendendo che per essa il compagno Sala spenderà un milione, più il costo del confezionamento (brick + manodopera + advertising). “Recupereremo le spese – dicono – con la pubblicità stampata all’esterno delle scatole”. Ah, bèh! Allora perché non ripetere l’iniziativa con l’aria? Palloncini di gomma con la scritta “l’aria del sindaco” e la pubblicità sul retro. Purtroppo l’aria di Milano non è buona come l’acqua. Però, aspetta: si potrebbe buttarla sull’arte e copiare Manzoni, che nel 1961 mise in vendita le sue feci chiuse in 90 barattoli sigillati, numerati e firmati. Sono esposti alla Tate di Londra, al Pompidou di Parigi e al Moma di New York. Uno solo di essi è stato battuto all’asta di recente per 275mila euro. Sala potrebbe ripetere l’operazione di Manzoni facendo inscatolare i tantissimi escrementi canini lasciati sui marciapiedi della sua città. Etichetta: “merda di cane meneghino” e sua firma a garanzia. Fra mezzo secolo potrebbero valere dei bei soldi. Idea cretina? Perché, quella dell’acqua è furba?

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