Cattivi esempi

I pubblicitari hanno individuato negli over 70 una categoria sempre più autonoma e disposta a spendere, ma la vera sorpresa è la fascia dei piccoli. Gli under 12 influenzano il 60% delle scelte d'acquisto dei genitori, dalla marca dell'auto alla destinazione per le vacanze. Per i guru dell'advertising i nonni sono meno influenzabili dei nipotini, un po' perché hanno già delle abitudini di consumo difficili da scalzare, e un po' perché non sono più creduloni come i vecchi di un tempo. Dalla scuola "vecchio tipo" (che insegnava a ragionare) hanno imparato a difendersi dal plagio da spot. I bambini, invece, no. Sono totalmente disarmati, né vi è speranza che la scuola d'oggi li attrezzi a capire dove sta l'ironia, dove c'é solo furbizia, dove si celano messaggi negativi. Ricordo, ad esempio, quel vecchio spot della Badedas in cui una bellona sudaticcia zompava dal fuoristrada, mitragliava un serbatoio in pieno deserto, ci faceva la doccia sotto col bagnoschiuma e poi, bagnata, riprendeva la guida spericolata fra i burroni. Tutto ciò alla faccia delle prediche su quanto sia preziosa l'acqua. Eppure nessuno fece una piega davanti a una donna che per farsi una doccia inutile (tanto poi ripartendo nella polvere si sarebbe di nuovo infarinata in pochi minuti) non solo sprecava tonnellate d'acqua, ma metteva fuori uso una cosa preziosa come un serbatoio d'acqua nel deserto. Inutile indignarsi poi se i furbi d’estate, quando manca l’acqua, la succhiano dai tubi con le pompe, togliendola agli altri. Quanto al plagio da spot, vista la velocità folle a cui viaggiava la tipa fra i dirupi, se qualche tamarro in più si sarà poi ribaltato per i campi facendo lo scemo col Suv, ecco chi lo ispirava.