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LA RICERCA

Ecco quali sono i quartieri più “felici” di Torino

I risultati dell'indagine per mappare il benessere soggettivo e la soddisfazione per vari aspetti di vita dei torinesi

Una veduta di Torino - Mole Antonelliana

La classifica dei quartieri più felici di Torino

Salute, soldi, lavoro, sicurezza, svago. Cosa ci rende davvero felici? La domanda è alla base della ricerca dall’associazione culturale Nessuno, avviata a maggio 2019. In seguito a mesi di ricerche è stato possibile mappare il benessere dei torinesi, anche in relazione al quartiere in cui abitano. Fin da un primo sguardo allo studio emerge con evidenza come la Circoscrizione in cui la cosiddetta “felicità civica” è più alta è la Uno, vale a dire Centro e Crocetta. «Mentre la Cinque e la Sei hanno riportato le medie più basse» si legge nel report.

Chi sono i più felici
Sulle singole “dimensioni di felicità” indagate si registrano differenze rilevanti tra Circoscrizioni. Ad esempio, la soddisfazione relativa alla qualità delle relazioni sociali nel proprio quartiere è più alta in zona San Salvario (Circoscrizione 8) e più bassa in Centro. Mentre la qualità degli spazi pubblici, che complessivamente ha registrato un punteggio medio-basso - soprattutto a causa della qualità dell’aria e del rumore urbano - va meglio nella Circoscrizione Due e peggio nella Sei. «Emerge poi l’importanza di fare investimenti sia sulla sicurezza che sull’accesso a luoghi ed eventi culturali, soprattutto nelle Circoscrizioni Cinque e Sei». Il quadro complessivo rivela un livello abbastanza alto di benessere psicologico ed emotivo, più basso invece quello di benessere sociale, «riferito al riconoscersi nella comunità e sentirsi parte di essa». Le persone più giovani (18-34 anni) sono quelle che esprimono i livelli più bassi di benessere, all’opposto gli over 64 sono coloro che sembrano stare meglio.
L’indice complessivo di Felicità Civica, che riassume la soddisfazione per le 11 dimensioni di vita indagate con particolare riferimento al rapporto con il territorio, ha riportato invece un livello più basso, pari a circa 6 su una scala da 1 a 10. In altre parole: il 64% degli intervistati ha un livello di felicità medio alto, il 6 % un livello molto alto.

Primo rapporto sulla "felicità civica” di Torino


L’indagine
Il questionario “Felicità Civica” - realizzato in collaborazione con il dipartimento di Psicologia di Unito e finanziata da Fondazione Compagnia di Sanpaolo - al fine di mappare «il benessere soggettivo e la soddisfazione per vari aspetti di vita degli abitanti». Circa una persona maggiorenne su 200 lo ha compilato, arrivando a interrogare e sensibilizzare su questi temi oltre 3.500 persone. «I risultati presentati nel “Primo rapporto sulla felicità civica” a Torino fanno riferimento a un campione finale di 2.402 persone, rappresentativo per quote su genere ed età di tutta la popolazione di residenti» spiegano gli analisti. I dati raccolti, così come diverse ricerche internazionali continuano a confermare, «hanno registrato una correlazione positiva tra benessere e reddito netto» si legge nel report. Tuttavia, tra tutte le dimensioni considerate, il reddito è quella che presenta la correlazione più debole, mentre aspetti come la famiglia, il lavoro, il sentirsi accettati e ascoltati, la qualità delle relazioni sociali e l’attenzione che c’è anche per le persone più anziane, possono incidere maggiormente su come stanno le persone. «Non dobbiamo pensare da burocrati, ma dobbiamo astrarci e ragionare sul benessere collettivo» commenta l’assessore Chiara Foglietta, in occasione della presentazione del “Primo rapporto sulla felicità civica” di Torino presentato al Polo culturale Lombroso16, a cui ha preso parte anche Alberto Anfossi, segretario generale della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Primo rapporto sulla "felicità civica” di Torino

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