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IN ANAGRAFE

I torinesi scelgono la vecchia carta d'identità perché costa meno

Per il documento cartaceo si spendono 5,42 euro, mentre per la Cie ce ne vogliono 22,21. L'assessore Tresso: «Quest'anno puntiamo a emetterne oltre 130mila»

Carta d'identità

Carta d'identità di carta

Torino non è una città per ricchi. Nonostante l’anagrafe stia cercando di digitalizzarsi e di puntare sulla carta d’identità elettronica che permette una lunga serie di servizi per il cittadino, alcuni torinesi continuano a preferire il vecchio documento di carta che spesso e volentieri si deteriora dentro il portafogli fin quasi a diventare illeggibile. E’ quanto emerso dalla commissione bilancio a Palazzo Civico, presieduta dall’assessore Francesco Tresso. «Ci sono ancora torinesi - ha spiegato l’assessore - che preferiscono la carta d’identità cartacea».

Che sia un sentimento nostalgico legato al passato? Niente affatto. Il motivo è di natura prettamente economica. La Cie (Carta d’identità elettronica) costa 22,21 euro, mentre per fare il vecchio documento bastano 5,42 euro. In pratica l’antenata di cellulosa costa meno di un quarto rispetto alla tessera smart. Inoltre il Comune riesce ad emettere una carta di identità cartacea in due giorni, mentre quella elettronica viene fatta dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, quindi i tempi sono più lunghi.

«Abbiamo adottato un nuovo software per migliorare i servizi, erogando 10mila Cie in più nel 2022 rispetto al 2021. Lo scorso anno sono state fatte 126mila carte di identità: ben 120mila, circa il 95% erano elettroniche, le restanti cartacee» ha spiegato l’assessore Tresso annunciando che «quest’anno puntiamo a erogare oltre 130mila documenti d’identità».

Agli sportelli anagrafici però restano ancora vari problemi da risolvere, come lo smaltimento dei documenti arretrati e la carenza di personale. Esempio lampante le sedi di piazza Astengo e via Leoncavallo che si contendono appena due addetti. Nel frattempo è stato esteso il portierato nelle sedi di via Stradella, Reni, corso Racconigi e piazza Montale. E ora si punta a velocizzare anche i cambi di residenza con il supporto dei Caf, costato al Comune 80mila euro.

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