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Il dato
17 Aprile 2023 - 08:10
Sempre più cittadini scelgono bici o monopattini per muoversi
Nelle grandi città italiane - Milano, Roma e Torino compresa - l’auto sta diventando un bene sempre meno primario. Lo dicono i dati dell’Anfia, l’associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, che mostrano come nei primi vent’anni del nuovo millennio la nostra città abbia perso la bellezza di 52.691 veicoli. Passando da 581.783 a 529.092 auto. Un caso isolato? Decisamente no. A Roma si è passati da 1.855.354 auto a 1.750.810. Idem a Milano, da 787mila circa a 688mila. Ma non tutta Italia parla la stessa lingua. In molte città del sud, a Bari, Catania e Palermo - per esempio - si è verificato un aumento.
TUTTE LE CAUSE
Le cause che hanno portato a questa inversione di tendenza, che coinvolge anche la città dell’auto, sono molteplici. Intanto va segnalato il calo demografico. Oggi Torino è più piccola di vent’anni fa. Ha 858.971 abitanti (fonte Istat) con l’età media salita a 46 anni. E poi c’è il discorso del caro-vita. Dopo la pandemia da Covid 19 e a seguito dell’inflazione post guerra in Ucraina tutto è lievitato, compreso il costo della benzina. A cui vanno aggiunti la manodopera, il bollo, l’assicurazione e magari il tagliando. Il prezzo medio della benzina in Italia oggi è 1,888 (a marzo 2022 era 2,184 euro al litro). Il Piemonte è appena sotto, ma questa è davvero una soddisfazione relativa. A incidere in questo sali e scendi c’è sicuramente il temporaneo taglio delle accise deciso dal governo e più volte prorogato, per poi essere sospeso a inizio 2023. Con il risultato di un nuovo aumento. E poi, in ultimo, le nuove abitudini: con la necessità di molti cittadini di rinunciare a inquinamento, traffico e stress. Abbandonando la costosa auto a favore delle bici (oltre 1.600 quelle che circolano ogni giorno). Torino si trova poi al terzo gradino del podio italiano anche per l’utilizzo dei monopattini.
LA MOBILITA' DOLCE
Torino è ancora una delle città italiane con più auto in rapporto alla popolazione presente. In questa classifica fanno peggio soltanto Milano e Genova. In vent’anni, però, la percentuale di veicoli è scesa del 10%, con un notevole abbassamento dal 2017 ad oggi. Ed è qui che si inserisce l’avvento della mobilità dolce, sviluppatosi con la sindaca Appendino e proseguito con la giunta Lo Russo. Sicuramente uno degli aspetti più interessanti. A Torino è possibile muoversi in bicicletta grazie a 190 chilometri di piste ciclabili e ciclo-pedonali. Poi ci sono le aree pedonali, le zone 30. A cui attingere con i propri mezzi o quelli in sharing. Un colpo al cerchio e uno alla botte, verrebbe da dire. E così Torino, nel 2023, si riscopre un po’ meno città dell’auto.
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