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VIAGGI SPAZIALI

Torino ora va sulla Luna con il nuovo centro dell’Altec: «Sarà pronto nel 2025»

All'interno della "Houston" torinese di corso Marche, vicino all’area “marziana”, verrà realizzata una parte del satellite terrestre in vista delle future missioni spaziali

Allunaggio

Allunaggio 1969 (Foto Nasa)

Torino si prepara ad andare sulla Luna. Dopo lo slittamento della missione ExoMars verso il pianeta rosso, causata dalla guerra in Russia, ora Altec, la “Houston” torinese di corso Marche, sta pensando all’allunaggio. «Nelle prossime settimane partiremo con la realizzazione del “Lunar Organization Center”: costruiremo una porzione lunare all’interno della nostra sede, con il terreno fatto di regolite, che verrà solcato da un rover sottoposto a una forza di gravità di un sesto rispetto a quella terrestre. In questo modo simuleremo le stesse condizioni in cui viaggerebbe una volta atterrato sulla Luna» spiega l’amministratore delegato di Altec, Vincenzo Giorgio, durante il tour esclusivo all’interno dello stabilimento. La società «avrà anche il ruolo di centro di controllo della futura missione e si occuperà della raccolta dei dati». Tempi di realizzazione del centro lunare? «Dovrebbe essere pronto nei prossimi due anni».


Un obiettivo importante per il ventesimo compleanno della società pubblico-privata partecipata dalla maggiore azienda spaziale europea Thales Alenia Space, e dall’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) che ha dovuto rinunciare alla missione su pianeta rosso prevista per il 2022. «È stata spostata al 2028 perché l’invasione russa dell’Ucraina ha interrotto il programma di cooperazione Europa-Russia che ora è con gli Stati Uniti, ma è necessario riprogettare alcuni aspetti della missione che erano di competenza russa, inoltre si può partire per Marte soltanto una volta ogni 25 mesi» spiega Giorgio mentre mostra il rover realizzato da Thales Alenia Space posizionato su una grande area rettangolare di pietre e sabbia rossa che simulano il suolo marziano. «La creazione di questo modello ci faciliterà nella realizzazione del suo “gemello” lunare».


Passeggiando all’interno dello stabilimento si incontrano vari modelli spaziali, come i moduli abitativi della Stazione spaziale internazionale utilizzati come base per gli esperimenti e il miglioramento della struttura in orbita. O i modelli di rover e le capsule che dovrebbero andare su Marte.

Ma il vero cuore pulsante di Altec è il centro di controllo, una sala con tante postazioni e schermi appesi alle pareti che trasmettono video in tempo reale. «Da qui monitoriamo ciò che accade sulla Stazione spaziale internazionale - spiega l’ad Altec -, dalla qualità dell’aria alla temperatura. A volte l’astronauta fa il giro dell’astronave e noi vediamo se c’è qualcosa che non va. Qui decidiamo anche quando inviare i pezzi di ricambio che vengono lanciati attraverso i razzi vettori e i Cynius di Thales Alenia Space. Una volta che hanno raggiunto la Stazione, il materiale viene scaricato e i moduli vuoti, riempiti di immondizia, vengono rispediti verso la Terra inclinati in modo da bruciare nell’atmosfera».


Altec si occupa anche del monitoraggio dei satelliti: «A luglio verrà lanciato Euclid che ha lo scopo di indagare la natura della materia ed energia oscura dell’universo - spiega l’ingegner Giorgio -, sempre qui raccoglieremo i dati in grosse memorie attraverso i big data e il machine learning e li renderemo disponibili alla comunità scientifica».

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