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Il progetto

Rinascita nell'ex parcheggio olimpico: palazzine cancellano il degrado dopo 13 anni

Ecco l'intervento di riqualificazione di via Giordano Bruno: residenze, attività commerciali e verde pubblico

Abbandonato per 13 anni l’ex parcheggio olimpico di via Giordano Bruno potrebbe finalmente rinascere. Il progetto, in capo a Gefim, prevede la costruzione di sette-otto palazzi residenziali, per un totale (massimo) di 200-250 alloggi.

Con 17mila metri quadrati attualmente in mano al degrado in procinto di rinascere entro i prossimi dieci anni con case e attività commerciali. E un parcheggio sotterraneo.

Attorno verde pubblico, oggi quasi assente, e il rifacimento di marciapiedi e attraversamenti pedonali. I lavori verranno realizzati in tre lotti, compatibilmente con le richieste del mercato l’investitore deciderà quanti alloggi costruire.

LA TRASFORMAZIONE

I primi cambiamenti si dovevano vedere già nel lontano 2013, pochi anni dopo la fine del sogno olimpico. Con nuove residenze private al posto dell’ex parcheggio olimpico, proprio a fianco delle arcate abbandonate. Un intervento mai eseguito. A vantaggio di erbacce, incuria, caduta di calcinacci e rifiuti. Ora, però, lecco l’inversione di tendenza.

«Questo intervento - assicura l’assessore all’Urbanistica, Paolo Mazzoleni -, si colloca su un asse di trasformazione importante, in una Circoscrizione dove stanno avvenendo molti cambiamenti, mentre in altre zone sono ancora in progetto. È importante anche considerare la vicinanza al complesso dell’ex Moi, si va componendo un quadro di riqualificazione che sarà in grado anche di attrarre nuovi abitanti, e far rimanere quelli che vorranno scommettere sul futuro della città».

IL RIFUGIO

Un altro tema su cui si dibatte è quello del rifugio antiaereo. Il comitato di zona aveva già raccolto le firme per riaprirlo al pubblico mentre il consigliere di Lista Civica, Alessandro Lupi, si è sbilanciato: «nonostante i milioni che il Comune incassa per la realizzazione di nuovi palazzi - racconta -, non è stato previsto nessun intervento di restauro e di apertura alla cittadinanza. E' prevista solo una copertura (un tappo!) e un'indicazione esterna. Ma borgo Filadelfia merita di più».

Pro riqualificazione anche il presidente della Circoscrizione 8, Massimiliano Miano, e il coordinatore all’Urbanistica, Alberto Loi. «Il rifugio va messo in sicurezza e riaperto - replicano -, perché è un bene collettivo di memoria storica. Per noi è persino più importante del progetto stesso di riqualificazione dell’area, detto che restiamo estremamente ottimisti per le compensazioni che la riqualificazione genererà».

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