Un chiosco su 3 è chiuso: nelle casse comunali manca un milione di euro

Un terzo dei concessionari dei chioschi di Torino sono morosi. Si tratta di circa il 35% del totale, percentuale che fa contare alle casse comunali un ammanco di circa un milione di euro. Delle 345 concessioni che permettono di svolgere attività a baristi, fiorai ed edicolanti, si contano 109 chioschi bar, 23 chioschi fiori, 89 chioschi di vendita e 120 concessioni ad edicole di cui solo 79 sono attive. Un quadro che disegna lo stato dell’arte della situazione, peggiorata di anno in anno.

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Contesto che ha spinto l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino a «mettere a fuoco aspetti di carattere edilizio, contrattuale e catastale per ragione sull’eventuale revoca della concessione». «L’Individuazione dei chioschi in disuso rientra nelle priorità dell’amministrazione», ha sottolineato l’assessore annunciando che si effettuerà una mappatura e georeferenziazione dei chioschi non utilizzati.

«La copertura delle edicole in città va rilanciata, così come l’uso sociale dei chioschi», ha spiegato Chiavarino che pensa di cambiare la destinazione d’uso di alcuni manufatti e di rimuoverne altri. Rimozioni già avviate in corso Peschiera per questioni di sicurezza e corso Siccardi per la riqualificazione dell’area. Un lavoro per cui il consigliere di Torino Bellissima Pierlucio Firrao invita «a studiare una strategia in tempi brevi per poter rianimare luci che si sono spente negli anni».

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