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L'INIZIATIVA

Ecco il primo "agente inclusivo" che aiuta i disabili a viaggiare

Marta Grelli, torinese di 26 anni, ha fondato la piattaforma “Travelin”

Ecco il primo "agente inclusivo" che aiuta i disabili a viaggiare

Come fa un disabile a entrare in una chiesa cui si accede solo con una scala? E se un cieco vuole dormire in un albergo ma il suo cane guida non può entrare? E’ proprio da una disavventura simile che è nato “Travelin”, la prima piattaforma in Europa che permette a tutti di personalizzare il proprio viaggio. Quindi anche a chi potrebbe trovare degli ostacoli legati alla sua disabilità, in modo che possa organizzarsi ed evitarli. Merito di Marta Grelli, una giovane torinese di 26 anni, che ha avuto l’idea durante un viaggio a Parigi: «Accompagnavo un’amica non vedente e abbiamo avuto un imbarazzante contrattempo: arrivate giunte in hotel, la mia amica è stata respinta perché sarebbe dovuta entrare con il suo cane guida».

Questo episodio ha spinto Marta a pensare a un servizio che potesse aiutare sia lei che i suoi amici con disabilità a pianificare viaggi personalizzati. Con l’aiuto di un gruppo di designer e programmatori, oltre a partner come l’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile e la Rete dei Comuni sostenibili, è nata la piattaforma “Travelin”. Un’idea che punta sull’inclusività ma che ha anche un obiettivo economico, visto che il 17% della popolazione europea (76.109 milioni di persone) necessitino di informazioni sull'accessibilità, comprendendo persone con disabilità, anziani e individui con varie limitazioni (secondo le stime).
Per la realizzazione di questo ambizioso progetto, già attivo sul sito www.travelin.me, la società ha beneficiato di un finanziamento di 50mila euro a fondo perduto dal fondo per l’imprenditoria femminile di Invitalia.

«Travelin è il primo travel planner inclusivo d’Europa e si occupa di turismo culturale ed esperienziale - presenta la giovane imprenditrice - Rappresenta un nuovo modo di concepire i viaggi, promuovendo l’accessibilità e l'inclusione per tutti».
Continua Marta Grelli: «Travelin non nasce oggi. È stato un lungo percorso di consapevolezza interna al team, di pubbliche relazioni, di test costanti per validare l’usabilità della piattaforma, di partecipazione ad eventi importanti e tantissimo divertimento, perché senza quello non saremmo arrivati qui oggi. Oggi, grazie a Travelin, già tanti comuni e attività hanno attivato degli operatori interni per mappare l’accessibilità delle attività dei territori». Per Grelli e i suoi collaboratori già questo è un risultato importante: «Stiamo cercando di cambiare il modo in cui si parla di accessibilità e disabilità per dare a tutti la giusta dignità e accesso ai servizi pubblici e privati» rivendica la fondatrice di Travelin.

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