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LA PROTESTA

La carica delle 1.300 maestre precarie: «Il Comune ci ha escluse»

Ieri sera la manifestazione davanti a Palazzo Civico: «Non ci riconoscono i titoli di studio»

La carica delle 1.300 maestre precarie: «Il Comune ci ha escluse»

Educatrici e maestre delle scuole materne comunali in rivolta davanti a Palazzo Civico per protestare contro il nuovo concorso bandito dal Comue. «Hanno consentito l'accesso soltanto ai laureti escludendo di fatto 1.300 maestre ed educatrici che stanno lavorando persso le strutture del Comune» sottolinea Giulia Bertelli, segretaria del Cub Scuola Torino. Il sindacato ha fatto ricorso per chiedere l'equipolleza dei titoli di studio. 

La protesta di maestre e educatrici: «Così non lavoriamo più»

«A giugno mi scade il contratto e non potrò partecipare al concorso, sono disperata perché perderò il lavoro» si lamenta Ute, 54 anni, diplomata alle scuole magistrali nel 1987, oggi maestra alla scuola per l'infanzia di corso Cincinnato. Molto preoccupata anche Maria Lucia, 30 anni, a un passo dalla laurea, educatrice all'asilo nido di via Paoli: «Mi sono diplomata in servizi sociali e poi mi sono specializzat come educatrice nel corso regionale. Ho una professionalità che non mi viene riconosciuta e non farò in tempo a laurearmi prima del concorso. Mi sento presa in giro». 

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