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LA SCUOLA

Allarme docenti precari a Torino: 3.300 cattedre restano vacanti

Per il 2024-25 un posto da docente su sette non è stato assegnato

Allarme docenti precari a Torino: 3.300 cattedre restano vacanti

L’anno scolastico si chiude, per la gioia di studenti e insegnanti che già pregustano le vacanze estive. Non per tutti, però, perché oltre ai molti studenti che dovranno ancora cimentarsi con l’esame di Stato, migliaia di docenti “precari” si chiedono che sarà di loro dal prossimo settembre. A Torino ci sarà da assegnare almeno una cattedra su sette. A fronte di un organico che all’ombra della Mole e in provincia conta 22.197 maestri e professori, restano “scoperti” 237 posti nella scuole dell’infanzia, 1.026 nelle primarie, 761 nelle secondarie di primo grado e 1.267 in quelle di secondo grado.

Novità e graduatorie
Queste le disponibilità che si andranno a colmare con le graduatorie che, anche in vista del prossimo anno scolastico, contemplano alcune novità. Non solo. La più importante potrebbe arrivare da un ordine del giorno approvato alla Camera che impegna il governo a presentare un decreto legge nel prossimo provvedimento utile «affinché i partecipanti al concorso accedano ad un percorso abilitante che garantisce l’accesso in prima fascia delle graduatorie provinciali». Un “concorso straordinario bis” che darebbe la possibilità ai partecipanti dell’ultima procedura straordinaria di accedere ad un percorso abilitante che garantisca l’ingresso nella prima fascia delle graduatorie provinciali per le supplenze.

“Chiamata veloce”
Con l’approvazione, invece, del decreto sulla Pubblica amministrazione, arriva la “chiamata veloce” anche per i posti di sostegno. Le cattedre di sostegno che resteranno vacanti, dopo la procedura di assunzione straordinaria dalla prima fascia delle graduatorie, potranno essere assegnati a candidati di altre province che potranno presentare domanda. Inoltre, il ministero dell'Istruzione e del Merito ha presentato un nuovo sistema semplificato per le nomine del personale docente. Durante uno degli ultimi incontri con le organizzazioni sindacali, infatti, sono state condivise le prime impressioni positive riguardo ad una procedura più intuitiva che potrebbe accelerare le operazioni. Una delle novità più importanti è l'integrazione del sistema con l'applicazione Io. I docenti potranno richiedere di ricevere notifiche sulla “app” per essere informati, ad esempio, sull'apertura del periodo di nomine per le immissioni in ruolo.

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