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L'INIZIATIVA

Dieci hikikomori alla maturità: «L’esame è fatto a casa loro»

Dieci hikikomori alla maturità: «L’esame è fatto a casa loro»

E adesso arriva il Servizio di psicologia scolastica per sostenere i più fragil

Maturità personalizzata e a domicilio per gli hikikomori, i ragazzi che vivono un forte disagio sociale e hanno deciso di ritirarsi dalla vita sociale. Una patologia che non è stata trascurata in questo esame di maturità dall’Ufficio scolastico regionale. «Abbiamo istituito la commissione di esame direttamente a casa di questi ragazzi, dieci in tutto il Piemonte, che hanno così potuto svolgere l’esame di maturità in contemporanea e con le stesse tracce dei loro compagni a scuola» ha spiegato il direttore generale dell’Ufficio Scolastico per il Piemonte, Stefano Suraniti, intervistato a margine dell’incontro coi ragazzi dell’Alfieri.

L’allarme del Regina Margherita
L’allarme parte direttamente dal Regina Margherita: ogni due giorni, nel 2023, l’ospedale raccoglie la storia di un “hikikomori”. Cioè un ragazzino che è chiuso in casa, non va più a scuola, non parla con amici e genitori, spesso si limita a fissare il muro. Ma è solo una delle facce di questo allarme dei neuropsichiatri infantili: aumentano i ragazzi che abusano di droghe e psicofarmaci, sono sempre più quelli con disturbi alimentari o del sonno, sono triplicati quelli che si tagliano o arrivano addirittura a tentare il suicidio. «L’aumento del 300% riguarda il confronto fra prima e post pandemia» spiega Chiara Davico, neuropsichiatra infantile al Regina Margherita e ricercatrice all’Università di Torino. Il Regina Margherita l’anno scorso ne ha seguiti 90 ma a marzo 2023 i nuovi pazienti erano già più di 30, quindi praticamente uno ogni due giorni. «Sicuramente - aggiunge Davico -, queste persone si sentono sempre più sole, tra pandemia, crisi e guerra».

Servizio di psicologia scolastica
Con la pandemia patologie e fragilità sono aumentate tra i ragazzi anche sui banchi di scuola. Per questo motivo è stato istituito il “Servizio di Psicologia scolastica” finalizzato alla promozione del benessere di allievi, genitori, insegnanti e personale amministrativo.
Lo prevede una proposta di legge approvata oggi dal Consiglio regionale con voto bipartisan. Il provvedimento sarà sostenuto con le risorse dell'assessorato alle Politiche Sociali con 600mila euro in tre anni. «I blocchi alla didattica imposti durante la pandemia - sottolinea l'assessore alla Politiche Sociali, Maurizio Marrone - hanno sconvolto l’equilibrio di tanti adolescenti già fragili, consegnandoci un bollettino di guerra tra gesti di autolesionismo e incremento di suicidi. Non potevamo nascondere la testa sotto la sabbia di fronte a questa emergenza».

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