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Il sopralluogo

L'agonia di piazza Crispi, addio mercato ma il futuro resta un rebus

Si prospetta un cambio di destinazione d'uso. Ledda: «É il primo passaggio che segna l’avvio della riqualificazione dell’area»

l'area mercatale di piazza Crispi

Il mercato di piazza Crispi, abbandonato al degrado, cambia destinazione d'uso

Sotto la tettoia di piazza Crispi le bancarelle del mercato sono un amarcord. Se ne contano ormai 2 al mercoledì e 4 al venerdì. Mentre l’immagine che i residenti di Barriera di Milano vedono tutte le mattine aprendo la finestra è quella del degrado. Bottiglie e cocci di birra sparsi per il piazzale. Immondizia e anche qualche test di gravidanza lasciato agli angoli del mercato. Senza tralasciare lo spaccio e il consumo di sostanze stupefacenti.

Molte botteghe hanno abbassato le serrande e i pochi commercianti che resistono all’insicurezza, combattono contro la delinquenza. Per invertire la rotta e ridare dignità alla piazza della Circoscrizione 6, l’assessore al Commercio Paolo Chiavarino predisporrà un atto deliberativo che consegnerà la zona mercatale al patrimonio della Città.

Un cambio di destinazione d’uso che apre un ventaglio di opportunità più ampio per la piazza. «È il primo vero passaggio che segna ufficialmente l’avvio del percorso che vogliamo intraprendere per la riqualificazione dell’area - ha commentato il presidente della II commissione, Tony Ledda -, aiutati anche dell’importante intervento sulle ex Ogm».

Una trasformazione che «porterà abitanti con uno studentato e parte una residenziale - ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Paolo Mazzoleni -, e che dovrebbe garantire un presidio sulle 24h». In Sala Rossa sulla rinascita di piazza Crispi c’è convergenza politica.

Il mercato coperto di piazza Crispi


Il democratico Ledda e il consigliere leghista Giuseppe Catizone presenteranno insieme un documento per chiedere di riqualificare l’area.
È fondamentale un «forte piano di sicurezza per rilanciare il territorio - ha affermato Catizone -, e alla riqualificazione che ricadrà sulla zona deve camminare di concerto a quella del commercio».
«Bisogna capire cosa si può fare, cosa vuole il quartiere», ha proseguito Mazzoleni invitando ad un dialogo trasversale tra Città, Circoscrizione e cittadini per prendere la decisione migliore sull’uso ed il rilancio della piazza.

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