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Profondo Giallo
21 Luglio 2023 - 01:00
Anche la mafia uccide solo d'estate
Nel cuore dell’Italia, nomi come Alberica Filo della Torre, Simonetta Cesaroni e Sarah Scazzi sono stati impressi nella memoria collettiva a per i delitti brutali che hanno segnato la loro tragica fine. Queste vittime, tra le tante, hanno scritto pagine oscure nella storia del Paese, suscitando orrore e sgomento.
SIMONETTA CESARONI
ESTATE DI SANGUE
La contessa Alberica Filo della Torre aveva 42 anni quando, il 10 luglio del 1991, la sua esistenza fu spezzata dall’azione omicida del suo ex maggiordomo. Il corpo senza vita della donna fu trovato nella camera da letto nella sontuosa villa dell’Olgiata a Roma. Il colpevole di questo delitto che sconvolse la “Roma Bene” venne arrestato solo 20 anni dopo e, incredibilmente, rilasciato dopo soli 10 anni di carcere. Il “delitto di via Carlo Poma” è legato, invece, al nome di Simonetta Cesaroni, vittima innocente di una ferocia inimmaginabile. Il suo cadavere, mutilato da numerose ferite da taglio, venne scoperto nel pomeriggio del 7 agosto del 1990. Nonostante siano trascorsi molti anni da quella tragica morte, l’assassino di Simonetta è sfuggito alla giustizia. Sarah Scazzi, 15 anni, sparì nel nulla nell’agosto del 2010. A differenza di quanto si pensava, la sua scomparsa non fu volontaria, ma venne presto scoperto che l’adolescente era stata brutalmente ammazzata. Il suo corpo fu trovato in un pozzo nella campagna di Avetrana. A commettere questo delitto erano state sua cugina e sua zia, Sabrina Misseri e Cosima Serrano, lasciando l’Italia intera inorridita di fronte a tale crudeltà. Le storie di queste vittime hanno in comune il fatto di aver esalato il loro ultimo respiro durante l’estate, dal mese di luglio in aventi, quando il caldo è torrido.
ALBERICA FILO DELLA TORRE E IL SUO ASSASSINO
CALDO E PAZZIA
Ma quali sono le possibili correlazioni tra l’aumento delle temperature e l’aumento della criminalità in Italia? Secoli fa, l’astronomo e statistico belga Adolphe Quetelet avanzò una teoria nota come “legge termica del crimine”. Egli suggerì l’esistenza di una connessione tra il caldo e la crescita dell’attività criminale. Questa teoria sembra trovare conferma in studi più recenti, incluso un’indagine condotta dal Dipartimento di Giustizia Americano nel 2014. Secondo questo report, i crimini estivi superano nettamente quelli invernali, includendo sia delitti contro il patrimonio (rapine, furti, estorsioni), sia delitti contro le persone. L’aumento delle temperature sembra influenzare la razionalità delle persone, portando ad un comportamento irrazionale e spesso violento.
I PROTAGONISTI DEL GIALLO DI AVETRANA
SOTTO L'OMBRELLONE
In effetti, i delitti estivi in Italia sembrano essere all’ordine del giorno, lasciando il Paese sgomento di fronte a tali tragedie. Alcuni degli omicidi più noti della storia italiana si sono consumati nei mesi estivi, come quelli di Alberica Filo della Torre, Simonetta Cesaroni e Sarah Scazzi, oltre all’omicidio di Ferdinando Carretta nell’agosto del 1989 e l’omicidio di Chiara Poggi. L’associazione “Psychologists for Social Responsibility” ha riportato che durante i periodi di alta stagione si osserva un aumento di aggressioni, stupri e furti. Gli esperti attribuiscono questa tendenza alle abitudini estive, in cui le persone trascorrono più tempo all’aria aperta, aumentando le interazioni sociali e le possibilità di conflitti. Inoltre, il caldo estremo sembra avere un impatto biologico sul corpo umano, aumentando la produzione di adrenalina e testosterone, ormoni associati ad un comportamento aggressivo. «Molte evidenze scientifiche - secondo “Psychologists for Social Responsibility” - confermano questa preoccupante tendenza, sollecitando una riflessione sulla necessità di adottare misure preventive per contrastare il fenomeno. La consapevolezza di come l’aumento delle temperature possa influenzare il comportamento umano e portare a tragiche conseguenze dovrebbe spingere la società a prendere provvedimenti per proteggere sé stessa da questa oscura connessione tra caldo estivo e criminalità. Nel cercare di comprendere questo fenomeno, potremmo intraprendere azioni preventive, sensibilizzare sulla salute mentale e offrire un sostegno adeguato alle persone vulnerabili, cercando di evitare situazioni drammatiche e proteggendo il tessuto sociale da questa terribile connessione tra aumento delle temperature e delitti».
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