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Il percorso

La Via Francigena nella valle di Susa: un cammino tra storia, cultura e natura

Iniziato il terzo lotto della ciclovia tra Villar Focchiardo e Bussoleno

La Via Francigena nella valle di Susa: un cammino tra storia, cultura e natura

Nel cuore delle Alpi occidentali, l'ombra dell'antichità si estende sulla Valle di Susa. Con i suoi importanti passi di montagna, il Monginevro e il Moncenisio, questa regione ha costituito da sempre un ponte tra l'Italia e l'Europa continentale. Risalendo ai tempi del Medioevo, la Valle di Susa è stata un importante luogo di passaggio europeo, vivace con la presenza di mercanti, eserciti, nobili, uomini di Chiesa e pellegrini diretti sia a Roma, cuore della cristianità, sia a Santiago de Compostela, meta secolare di pellegrinaggio.

Uno scorcio lungo il percorso della Via Francigena in una foto tratta, come le altre di questo articolo, dal sito dell'ufficio del turismo della Valsusa, dove è disponibile un percorso a tappe per scoprire la Via 

Alla luce del sole mattutino, la vallata brilla con la storia di oltre mille anni. Già nel 333 dC, il Colle del Monginevro fu attraversato dall'autore dell'Itinerario Burdigalense, il primo resoconto scritto di un pellegrinaggio cristiano. Questo narratore di un tempo lontano ha annotato con cura le mansiones e le stationes della Valle di Susa, alcune delle quali oggi sono importanti siti archeologici. In seguito, nel corso dell'Alto Medioevo, il Colle del Moncenisio divenne un passo importantissimo con la prima discesa in Italia di Carlo Magno, nel 773, per la Battaglia delle Chiuse contro i Longobardi. All’altezza di Chiusa S.Michele ,dove la valle si restringe e dove correva il confine tra il regno Franco e il regno Longobardo, la vertigine della storia fa ritornare alla mente i versi manzoniani dell’Adelchi ,lo sfortunato principe figlio dell’ultimo re dei longobardi Desiderio.

 

Camminare lungo la Via Francigena nella Valle di Susa oggi significa seguire le orme di queste storie antiche. I visitatori possono immergersi in un tesoro di arte, natura e cultura, che comprende un assortimento di prelibatezze culinarie, prodotti tipici , sagre e fiere tradizionali. Questi sono i tratti distintivi di un territorio che ha mantenuto viva la sua identità attraverso i secoli.

Situato in questo affascinante mosaico di esperienze, il sentiero si estende per oltre 100 chilometri con due varianti storiche, partendo dal Moncenisio e dal Monginevro verso il fondovalle, fino alle porte di Torino.

Un progetto recentemente avviato promette di portare un ulteriore rinnovamento a questa storica rotta. I lavori di realizzazione del terzo lotto della ciclovia Francigena, che collegherà Villar Focchiardo a Bussoleno, sono ufficialmente iniziati. Congiungeranno i due già realizzati e inaugurati lo scorso 3 giugno che già offrono oltre 35 chilometri di percorso ciclabile da Caselette a Villar Focchiardo. Questo progetto, denominato 'Fondi Mibact' in riferimento alla fonte di finanziamento del Ministero dei Beni Ambientali e Culturali, è parte di un programma nazionale per la messa in sicurezza dei sistemi territoriali turistico-culturali (cammini,percorsi,aree vaste),in cui la via Francigena è stata inclusa.

In questo contesto, la Via Francigena è un protagonista di spicco. L'Unione Montana Valle Susa spiega che l'obiettivo del nuovo tratto è ridurre l'interferenza tra pedoni e traffico veicolare sulla SS24, evitando interventi costosi e tecnicamente complessi. Invece, il progetto prevede una combinazione di tratti pedonali e ciclabili, che si integra armoniosamente nel paesaggio del comune di San Giorio di Susa. Luca Giai, assessore alle opere pubbliche e vicesindaco di San Giorio di Susa, esprime soddisfazione per il progetto: “L'opera consentirà di alleggerire i passaggi pedonali e ciclistici sulla statale 24, passando all'interno del nostro paese in sicurezza e con valorizzazione paesaggistica e turistica”.

In questo viaggio di scoperta tra passato e presente, la Valle di Susa continua a tessere la sua storia. Come ha affermato il presidente dell'Unione Montana, Pacifico Banchieri: “Continua l'impegnativo lavoro di realizzazione di questa infrastruttura di importanza nazionale. L'Unione Montana ha investito tanto e continuerà a farlo fino a che non si raggiungerà il Moncenisio, ricercando man mano i finanziamenti necessari”.

 

Così, nella Valle di Susa, la tradizione si incontra con l'innovazione, facendo risuonare echi antichi nelle voci del presente. Proprio come il passo di un pellegrino sulla Via Francigena, ogni passo avanti nel presente è un omaggio al passato, un passo verso un futuro che rispetta e valorizza le ricchezze del passato. La tradizione si incontra con l'innovazione, facendo risuonare echi antichi nelle voci del presente.

Certo il progresso ha inferto duri colpi al paesaggio valsusino ,come l’autostrada Torino Bardonecchia, senza  parlare delle preoccupazione per il TAV, però la speranza di uno sviluppo sostenibile passa da un turismo lento che deve poter conoscere l’enorme patrimonio di storia e di monumenti   della Valsusa che si incontrano percorrendo la via francigena: dalla abbazia di sant’Antonio di Ranverso alla Sacra di S.Michele alla Abbazia di Novalesa alle grandiose vestigia di Susa, l’antica Segusium.

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