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Faceva il muratore a Barriera di Milano

Killer latitante da 26 anni arrestato a Torino. Non lo trovavano perché aveva cambiato nome

Albanese di 47 anni, viveva con la moglie e i due figli nati in Italia. A Torino non ha mai commesso reati

L'arresto

L'uomo è stato arrestato dalla squadra mobile della questura

Una latitanza durata 26 anni quella di un 47enne albanese che nei giorni scorsi è stato arrestato dagli investigatori della squadra mobile diretti dal dottor Marco Poggi. L’uomo sarà estradato. Su di lui pende una condanna per un omicidio commesso nel 1997 a Tirana. I contorni del delitto non sono noti all’autorità italiana, ma è certo che l’uomo, subito dopo il fatto, si rese uccel di bosco in modo del tutto legale, almeno per la legislazione albanese. Prima che le indagini si concludessero e si celebrasse il processo, fece richiesta (e la ottenne) per cambiare le sue generalità, chiese il passaporto e si trasferì in Italia con un nome nuovo e una giovane moglie. Si stabilì a Torino dove il suo comportamento risulta essere sempre stato ineccepibile, ha lavorato per anni come muratore e, infine, ha creato una sua piccola ditta nel settore dell’edilizia.

Intanto in Albania per quel vecchio omicidio le indagini avevano accertato la sua responsabilità e fu condannato in contumacia, ma con il vecchio nome. Così, quando nel 2014 fu diffuso un ordine di cattura internazionale, nessuno riuscì a localizzarlo, proprio perché aveva cambiato generalità. Solo di recente la polizia albanese, incrociando i dati di diverse amministrazioni, si è resa conto che il nome di quell’uomo era cambiato e ha provveduto a modificare nel mandato di cattura le generalità del latitante. Così è stato localizzato a Torino, dove viveva con la moglie e due figli (entrambi nati in Italia). Visti gli errori commessi in passato, la polizia è intervenuta solo quando è stata certa dell’identità dell’uomo della corrispondenza con il ricercato. Dovrà scontare una pena di 13 anni e 5 mesi di reclusione.

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