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LA PROTESTA

Tassisti multati perché guidano in bermuda: «Ora cambiate la legge che li vieta»

C’è comunque chi continua a viaggiare in pantaloni corti e chi addirittura si mette la gonna

Tassisti multati perché guidano in bermuda: «Ora cambiate la legge che li vieta»

È un’estate particolarmente calda per i tassisti: dopo il possibile sciopero a fronte dell’aumento delle licenze del governo, infuria la protesta contro il regolamento regionale che vieta la guida con i pantaloncini corti. Una lamentela sorta a fronte di varie multe che i tassisti si sono visti recapitare nelle ultime settimane.

«C’è stata recentemente una retata in aeroporto e i vigili hanno multato alcuni tassisti perché conducevano il taxi in bermuda, ma il problema riguarda tutta la città di Torino» spiega Roberto Rocco, amministratore di Taxi Torino, la cooperativa che gestisce il 95% dei taxi in città. «Bisognerebbe creare un tavolo con chi comanda e cambiare il regolamento - aggiunge - permettendo ai tassisti di viaggiare con pantaloni decorosi, ma corti, per evitare che muoiano di caldo».

Le sanzioni sono di 50 euro. E parlando con vari tassisti il problema è molto sentito. «Ultimamente ci danno tante multe, ci vorrebbe una maggiore elasticità da parte delle istituzioni, soprattutto nelle giornate calde e afose» sottolinea un tassista fermo alla stazione di piazza Vittorio. Angelo, nonostante il regolamento che li vieta, indossa lo stesso i bermuda: «Così sono più comodo per guidare tutto il giorno e non manco di rispetto a nessuno, sono vestito in modo più che decoroso e spero davvero che cambino questa legge senza senso».

A sostegno della categoria si schiera anche Michele Checa, presidente dell’associazione Libertà di parola per il cittadino: «Non mi sembra un regolamento logico, perché non multare allora i baristi che lavorano in pantaloncini corti o le prostitute per strada che sfilano in minigonne inguinali?».

E a proposito di minigonne, per protestare contro il regolamento anti-bermuda, un tassista spagnolo di Vigo nel 2019 aveva deciso di lavorare in gonna come provocazione. Dal momento che la legge spagnola non allude al divieto di indossare gonne agli autisti maschi dei taxi.

Per quanto riguarda le licenze il discorso è tutto diverso. Il governo ha previsto un aumento del 20% ma il sindaco Lo Russo ha posto il veto sostenendo che bisogna prima risolvere i problemi del trasporto pubblico. Una decisione in linea con il pensiero dei tassisti torinesi: «Qui a Torino i taxi non mancano, ne circolano 1.580 e c’è un esubero di 270 licenze» spiega Rocco di Taxi Torino. «Ci sono problemi - aggiunge - soltanto durante i grandi eventi come il Salone del Libro e la Atp Finals ma siamo preparati».

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