Cerca

QUANTI DISAGI

La metro chiude un mese. I torinesi: «E questa sarebbe una città turistica?»

Nessun treno da Bengasi a Fermi. Scatta la protesta dei passeggeri

Un mese di chiusura causa lavori. Si ferma fino al 3 settembre la metropolitana di Torino: nessun convoglio circolerà in nessuna delle 23 fermate, dal capolinea Bengasi fino a quello di Fermi, per consentire a Infra.To di lavorare sul sistema di comunicazione tra i treni e gli impianti in galleria, che passerà da analogico a digitale. Insomma, la nostra metro si modernizzerà. Peccato che da oggi sia ufficialmente fuori servizio, con il nastro bianco-rosso in prossimità della scalinata - ovviamente deserta - di ogni fermata. E se è vero che a scuola i ragazzi torneranno a settembre e molti uffici sono chiusi, la gente che lavora c’è, anche in pieno agosto. Soprattutto, ci sono i turisti, che magari alloggiano in periferia e avrebbero trovato comodo prendere la metro per arrivare nei punti chiave del centro di Torino.

A Porta Nuova sono decine le persone che hanno il capo chino sul cellulare. Sbirciano la linea giusta del pullman da prendere per arrivare a destinazione. Come Alice, una ragazza magra coi capelli raccolti: «Per me la chiusura della metropolitana è una vera disgrazia - lamenta - perché io mi sposto sempre con i mezzi pubblici e adesso non so come tornare a casa alla sera quando esco dal lavoro. Ho paura che dovrò prendere il taxi, quindi spenderò altri soldi».

Sempre in stazione c’è Rayan, cuffie alle orecchie, zaino e polo Ralph Lauren. Si ripara dal sole sotto il colonnato e attende un amico: «Di solo è puntuale, ma stavolta ci metterà mezz’ora in più. Nemmeno io sapevo della chiusura della metro, me l’hanno detto. Sarà un problema anche per me».

Non c’è la metro, ci sono i bus. Sostitutivi, che Gtt ha messo a disposizione ogni otto minuti davanti a ogni stazione della metro. Gli orari vengono abbastanza rispettati, ma il malumore c’è lo stesso. Michele, pensionato originario di Bari, chiede informazioni agli addetti del Gtt. E poi si sfoga: «Bloccare una città in questo modo è un disagio enorme, capisco i lavori ma bisogna accorciare i tempi».

Tra l’altro, nemmeno la segnaletica è chiara. Fuori dalle fermate non c’è scritto nulla e per capire che la metro è ferma fino al 3 settembre bisogna avvicinarsi alle paline del Gtt, dove c’è il foglio con le indicazioni. Altro particolare, senza i passeggeri ecco i clochard. Un senzatetto, a Porta Nuova, approfitta del deserto per dormire sulle scale, oltrepassando il nastro. E se è vero che dal 4 settembre la metro riprenderà a viaggiare, fino al 2025 lo farà a scartamento ridotto, almeno la sera. Per cinque giorni a settimana - dal lunedì al giovedì e la domenica - i treni si fermeranno alle 22. Servizio regolare invece venerdì e sabato, fino all’una e mezza di notte. Insomma, per una città che vuole professarsi sempre più turistica, non proprio il miglior biglietto da visita.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.