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IL LUTTO

Morta Michela Murgia, a Torino la sua ultima uscita pubblica

La scrittrice sarda si è spenta ieri a soli 51 anni per un carcinoma al rene. A giugno era stata alle Gallerie d'Italia di piazza San Carlo e poco prima aveva presentato il suo ultimo romanzo "Tre ciotole" al Salone del Libro

michela murgia salone

Michela Murgia al Salone del Libro 2023

«Ho il cancro, ma questo è il tempo migliore della mia vita, non ho paura della morte». Così la scrittice Michela Murgia ha affrontato la malattia, un carcinoma maligno ai reni che ieri l'ha portata alla morte a Roma, a soli 51 anni.

La sua ultima uscita pubblica era stata proprio a Torino, alle Gallerie Italia in piazza San Carlo, nell'ambito di Archivissima. Prima ancora aveva partecipato al Salone del Libro dove aveva presentato il suo ultimo romanzo "Tre ciotole". Durante la kermesse del Lingotto, nella Sala Robinson, aveva parlato del suo male con schiettezza, com'era solita fare lei: «Io sto vivendo il tempo della mia vita adesso. Dico tutto, faccio tutto, tanto che mi fanno? Mi licenziano? Sono viva, non trattatemi come un monumento»

Nata a Cabras, un piccolo paesino in provincia di Oristano, il 3 giugno 1972, è stata una scrittrice, blogger, drammaturga, opinionista televisiva e critica letteraria, autrice del romanzo "Accabadora" vincitore di premi Campiello, Dessì e SuperMondello

Dopo aver svolto vari lavori, tra cui l'insegnante di religione nelle scuole, venditrice di multiproprietà, operatrice fiscale, dirigente amministrativa di una centrale termoelettrica e portiera notturna, nel 2006 inizia la sua attività sua attività di scritttrice, con la pubblicazione di "Il mondo deve sapere. Romanzo tragicomico di una telefonista precaria" che tra espunto dalle sue esperienze professionali. Ma è nel 2009 che diventa famosa pubblicando "Accabadora" con Einaudi, un romanzo ambientato a Soreni, un piccolo paesino della Sardegna, che narra le vicende di una figlia indesiderata ultima di quattro sorelle orfane di padre. Gli altri suoi romanzi sono "L'incontro" (2012) e "Chirù" (2015) pubblicati entrambi con Einaudi. Il suo ultimo lavoro è "Tre ciotole", affidato a Mondadori a maggio di quest'anno. 

Attiva anche nel teatro, ha provato a farsi strada nella politica: simpatizzante dell'indipentismo sardo, nel 2007 ha sostenuto Mario Adinolfi nella elezioni primarie del Pd e nel 2014 è arrivata terza alle elezioni in consiglio regionale non ottenendo il segigo. Ci ha riprovato alle europpe sostenendo la Sinistra senza successo. Si è schierata apertamente contro il governo Meloni sostenendo che non basta essere una donna per poter essere femminista. In particolare si è espressa sulla richiesta della premier di essere chiamata "il" presidente anziché "la". 

Sposata dal 2010 al 2014 con Manuel Persico, informatico bergamasco, a luglio 2023, a seguito dell'aggravarsi delle sue condizioni di salute, ha sposato "in articulo mortis" l'attore e regista Lorenzo Terenzi. Una decisione presa anche come atto di denuncia delle carenze legislative italiane sulle coppie di fatto, ma anche una scelta «controvoglia». Nell'ultimo periodo infatti Murgia aveva dichiarato di far parte di una «famiglia queer» che non contempla legami di sangue. 

I funerali si terranno domani a Roma, alle 15.30, presso la Basilica di Santa Maria in Montesanto, la Chiesa degli Artisti.

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