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Il viaggio di Francesco in Mongolia

Il cardinale di Cuneo amico del Papa è più bello di padre Georg

Il porporato più giovane del mondo accoglierà il pontefice nella diocesi più piccola del pianeta

Sua Eminenza

Il giovane cardinal Marengo con un monaco buddista e padre Georg

L’imminente viaggio di Papa Francesco in Mongolia, il primo di un pontefice nel paese dell’Asia più profonda, segue decenni di lavoro missionario e diplomatico che troverà il suo compimento dal 31 agosto al 4 settembre.

Un lavoro che si può sintetizzare nella formula di un serrato dialogo interreligioso tra cattolici e buddisti, e infatti le relazioni tra queste due grandi comunità religiose rappresentano un motivo cruciale per cui Papa Francesco ha dato priorità alla Mongolia, dove pure la comunità cristiana è di dimensioni esigue.

IL CARDINALE MARENGO CON IL PAPA

Francesco incontrerà Giorgio Marengo, piemontese, nativo di Cuneo, missionario della Consolata e Prefetto apostolico di Ulaanbaatar, creato Cardinale dal Papa nel Concistoro del 27 agosto 2022. Il porporato che con i suoi 49 anni è il cardinale più giovane (e secondo molte signore più bello di padre Georg Gänswein, il segretario di papa Ratzinger) e ha fatto notare in una intervista rilasciata nei giorni scorsi, che la sua esperienza di pastore di una piccola comunità ecclesiale locale «si allarga anche un po’ all’universalità della Chiesa, per offrire alla Chiesa universale quello che l’esperienza di una Chiesa missionaria così piccola e così nuova può avere».

È stato un monaco buddista il primo a congratularsi con il vescovo Marengo quando il Papa lo ha scelto come membro del Collegio cardinalizio, nel 2022. Marengo è da anni missionario in Mongolia e guida una delle comunità cattoliche più piccole del mondo, 1.450 anime che da un anno hanno come guida un principe della Chiesa.

IL CARDINALE GIORGIO MARENGO

Al concistoro del 2022, erano presenti anche i confratelli missionari della Consolata e gli amici scout con i quali Marengo aveva mosso in Piemonte i primi passi nel mondo del volontariato e della Chiesa. Sulla scelta del Papa di crearlo cardinale il neo porporato aveva dichiarato: «È un segno evangelico e profetico dell’attenzione per le realtà minoritarie perché Papa Francesco sceglie la logica del Vangelo e non quella del mondo».

Quanto al suo futuro ruolo nella Chiesa, aveva aggiunto: «Spero di poter continuare l’esperienza finora fatta, in punta di piedi, insieme alla gente alla quale sono stato inviato. Offrirò il mio essere missionario, una esperienza che penso possa dare qualcosa alla Chiesa del resto del mondo. Poi mi metterò in ascolto dei cardinali più esperti di me». A Marengo era stata anche conferita la nomina di cardinale presbitero di San Giuda Taddeo Apostolo.

PADRE GEORG GANSWEIN 

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