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L'INIZIATIVA

«I nostri laureati fuggono all'estero, ora reclutiamo argentini»

L'idea del Rettore del Poli, Guido Saracco: «Così combattiamo la denatalità»

«I nostri laureati fuggono all'estero, ora reclutiamo argentini»

Reclutare oltre un milione di argentini con origini italiane per sviluppere la tecnologia del futuro. E' il sogno del rettore del Politecnico di Torino, Guido Saracco, intervistato a margine dell'inaugurazione del Battery Technology Center. «Facciamo ricerca su nuove soluzioni di batterie perché queste pesano troppo. Puntiamo ad alleggerirle, che significa una maggiore capacità di stoccare energia. Le svilupperemo nel nostro futuro hub di 20mila metri quadri che abbiamo acquistato qui a fianco al Battery Center, alla fine di corso Settembrini, grazie anche al finanziamento di 20 miliori di euro del Mise» ha spiegato il rettore del Poli che, nel frattempo, sta studiando una soluzione per sopperire alla fuga dei laureati da Torino.

«In Germania vengono pagati il 50% in più, in Francia il 70%. E così molti se ne vanno. E' un problema grosso come una casa. Per questo motivo presto partirò per l’Argentina - fa sapere il rettore - per cercare di convincere agli argentini che hanno origini italiane a venire a formarsi qui. Parliamo di 1,2 milioni di cittadini che hanno origini italiane, molti dei quali sono piemontesi. Potrebbero venire a frequentare gli Its, riuscendo a inserirsi in fretta nel mondo del lavoro». Un ritorno al passato. «Come quando gli argentini negli anni Ottanta venivano a lavorare per la Fiat» ricorda Saracco. «In questo modo - aggiungere - si combatterebbe anche il problema bestiale della denatalità».

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