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LA STORIA

Dopo l'intervento "salvavita", doppio bronzo mondiale per il campione di snowboard: «Ora le Olimpiadi»

Operato d'urgenza a febbraio al Maria Vittoria per una brutta caduta, Ian Matteoli è tornato a vincere ai Mondiali Juniores in Nuova Zelanda

Dopo l'intervento "salvavita", un doppio bronzo mondiale per il campione di snowboard: «Ora punto alle Olimpiadi»

Il campione di snowboard Ian Matteoli

Il sogno di Ian Matteoli, oggi, può dirsi realizzato. Tangibile e concreto, almeno quanto le due grosse medaglie di bronzo conquistate in Nuova Zelanda dove si sta svolgendo il Mondiale Juniores di Snowboard che lo ha visto tornare in pista dopo il terribile incidente in allenamento per cui, lo scorso febbraio, era stato operato d'urgenza all'ospedale Maria Vittoria.

Ian si è aggiudicato, così, anche il terzo gradino sul podio nella categoria “Big Air” e nella combinata “Overall”. Appena otto mesi fa il campione aveva riportato un’emorragia interna, una lesione dell’ileo e la rottura della milza che, di conseguenza, era stata asportata. Grazie ai tempestivi soccorsi e all’intervento salvavita dell’équipe chirurgica diretta dal dottor Francesco Quaglino e composta dal dottor Federico Festa, dalla dottoressa Jasmine Micari e dall’anestesista Agnese Bisciaio, il giovane atleta ha superato il trauma ed è stato dimesso dopo un ottimo decorso. Dopo soli tre mesi, tempo minimo per permettere alla ferita che percorreva lo sterno e arrivava fin sotto l’ombelico di cicatrizzarsi, Ian Matteoli aveva ripreso i suoi allenamenti con l’intento di presentarsi ai Campionati Mondiali di Snowboard a Cadorna riuscendo a conquistare con la sua bravura e tenacia le due medaglie di bronzo, dichiarandosi pronto a inseguire la Coppa del Mondo e da lì a puntare alle Olimpiadi. Il campione di snowboard con la sua famiglia hanno voluto ancora ringraziare l’équipe medica che lo ha operato, consentendogli di raggiungere questo grande traguardo.

Il diciassettenne piemontese, rimasto fermo per circa tre mesi, ora spera nella qualificazione alle olimpiadi. «Per ora potrò solo fare lunghe passeggiate e rimettermi in forma, ma appena sarà possibile tornerò sulla tavola» aveva raccontato Ian dopo l'intervento, circondato dall’affetto di papà Andrea e mamma Fabrizia. «Dobbiamo davvero ringraziare gli “angeli” del Maria Vittoria» commentano loro, gioiosi e scevri da ogni preoccupazione. Del resto, Ian, può dirsi figlio d’arte dal momento che entrambi i suoi genitori sono tra i pionieri della disciplina che pratica. Andrea Matteoli, soprannominato “Matiù” in quel di Bardonecchia, negli anni passati è stato l’erede di Eric Pramsohler alla guida tecnica del gruppo dell'alpino nella Coppa del Mondo di snowboard. Lui stesso era salito sul podio di Coppa del mondo con un secondo posto nel gigante tedesco di Hindelang del 1996 prima di appendere la tavola al chiodo e trasmettere la stessa passione al figlio. Il giovane Ian che ne ha già raccolto il testimone.

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