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Dopo l'addio a Italia Independent

E ora Lapo Elkann vuole fare lo stilista come Armani

Il rampollo di casa Agnelli è ancora indeciso se debuttare come designer o come sarto

Il rampollo

Lapo Elkann

Lapo Elkann ha scelto una testata glamour, MF Fashion, per tornare a parlare, a quasi un anno dalle sue ultime interviste, legate al ricordo del nonno Gianni Agnelli, scomparso 20 anni fa. E il focus è il Made in Italy, preferisce l’espressione «created and crafted in Italy», per sottolinearne creatività e manualità. L’occasione è il suo debutto come designer per Ecoalf, brand green spagnolo in fortissima ascesa e forse anche come stilista.

«L’Italia è piena di imprenditori di altissimo livello come Diego Della Valle e Remo RuffiniGildo ZegnaRenzo Rosso Dolce&Gabbana», racconta. «La manifattura italiana è un tesoro. Dobbiamo preservarlo e passarlo alle prossime generazioni». Presterebbe il suo volto a una campagna per il Made in Italy? «Sarei onorato. Ma a condizione di far seguire alle parole fatti concreti». La moda è una delle grandi espressioni dell’eccellenza italiana. È una gioia poter tornare a fare quello che amo fare, il creativo. Credo di farlo oggi con una maturità diversa.

E la capacità di saper dire molti no, per poter dedicare la mia energia ai progetti in cui credo. Il fondatore di Ecoalf, Javier Goyeneche, ha avuto una visione molto interessante. Un modo di dare forma concreta alla sostenibilità, un tema che ho sempre sentito mio. Ho una stima indiscutibile per Giorgio Armani, una persona incredibile, uno dei primi ad aver creato, concepito ed esportato l’Italian style. Ha reso internazionali delle icone italiane.

L’Italia ha bisogno di Giorgio Armani oggi più che mai. Una grande qualità di Armani è il suo essere diretto con le persone. Con Karl Lagerfeld ho avuto il piacere di lavorare nonostante fosse una persona estremamente complessa con cui collaborare. Dolce&Gabbana, poi, sono dei grandissimi. Più che alla moda, però, mi ispiro ai progetti di Pininfarina, Zagato, Bertone. Il creativo è curioso per natura, e la curiosità è quello che porta a lavorare meglio, guardando gli altri, mantiene vivi».

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