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La scheda tecnica

Le caratteristiche dell’ Aermacchi Mb-339PAN, l'aereo caduto a Torino

Ordinato nel 1961, costruito nel 1978 e assegnato alle Frecce Tricolori nel 1982

Il caccia

L’ Aermacchi Mb-339PAN

L’Aermacchi Mb-339 è un velivolo in uso nell’Aeronautica Militare nelle versioni A, CD e PAN per compiti di addestramento, attacco leggero e per l’attività delle Frecce Tricolori (il PAN). L’aereo è il successore dell’Mb-326 e fu ordinato nei primi cento esemplari dall’Aeronautica Militare nel 1960, entrando in servizio nella nostra forza aerea nel febbraio del 1981. Dal 1982 è in dotazione alle Frecce Tricolori. Era stato prodotto e testato quattro anni prima. Si tratta di un monomotore biposto con motore a propulsione Rolls Royce Fiat “Viper” 632-43 da 1.800 chilogrammi di spinta statica a livello del mare (che passano a 1.959 a regime militare) e capace di fornire una velocità massima di 900 chilometri l’ora.

L’autonomia massima è di circa 1.700 chilometri (solo con serbatoi interni) ed il peso massimo al decollo è di 5.900 chilogrammi. L’Mb-339 è lungo 10 metri e 97 centimetri, con un’apertura alare di 10,85 e può portare fino a 2.040 chili di armamento in carichi esterni rappresentati da pod alari per mitragliatrici da 12,7 millimetri o un cannone da 30, missili a guida infrarosso Aim-9L “Sidewinder” e bombe, razziere e serbatoi supplementari. Il caccia è equipaggiato con un seggiolino eiettabile “Martin Baker Type MK IT-10F” (quello usato dal maggiore Del Dò), completamente automatico che permette una eiezione sicura dal velivolo da un altitudine di 0 fino a una di 5 mila metri e da velocità 0 fino quella massima prevista dal velivolo: tale configurazione prende il nome di “zero-zero”. Il sedile viene eiettato attraverso il tettuccio trasparente il quale viene frantumato mediante due rostri fissati sulla sommità.

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