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L'EVENTO

È già “febbre” per le Universiadi di Torino 2025: «Come posso diventare una volontaria?»

Al Festival delle Regioni la bandiera delle competizioni sportive universitarie ha acceso gli animi di cittadini e curiosi provenienti anche dell'estero e dal resto d'Italia. «Torino è sempre più una città a misura di studente e non solo»

È già “febbre” per le Universiadi di Torino 2025: «Come posso diventare una volontaria?»

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«Come posso diventare una volontaria per le Universiadi?». Giulia scatta, letteralmente, dalla sedia durante la presentazione delle Universiadi 2025. Una vetrina che in occasione del Festival delle Regioni diventa ancora più importante proprio per la valutazione - tutt’ora in corso - anche per l’assegnazione delle gare invernali a “cinque cerchi” che Torino sta cercando di accaparrarsi in occasione delle Olimpiadi di Milano e Cortina del 2026.

«Per la prima volta presentiamo all’Italia in una cornice nazionale un evento per cui il Piemonte ha combattuto a lungo e dimostrato di essere una grande città universitaria nei fatti e non solo nelle opinioni. La direzione è quella giusta» spiega Vito Gioia, responsabile delle relazioni esterne delle Universiadi 2025. «È bello vedere che a Torino c’è sempre più voglia di partecipazione». Un obiettivo che da anni, ormai, si prefigge il presidente del Cus, Riccardo D’Elicio. «Sicuramente quella delle Universiadi 2025 sarà una grande occasione per coinvolgere il mondo universitario e quelle 20mila matricole che, ogni anno, si iscrivono ai nostri atenei. Dobbiamo essere sempre capaci di pensare di promuovere Torino anche per la qualità della vita in città e questo lo dimostrano gli studenti che vengono qui da noi in cerca di integrazione, socialità e nuovi rapporti. Credo sia una grande notizia che oggi i ragazzi abbiano voglia di farsi coinvolgere in un evento così importante» sottolinea D’Elicio.

«L’Universiade sarà il grande evento sportivo e non solo che capiterà a Torino. Un evento popolare e dedicato ai giovani, ma non unicamente perché coinvolgerà tutti a partire dalle famiglie e da chi vorrà farsi travolgere da questo entusiasmo» sottolinea Alessandro Sciretti, presidente dell’Edisu ricordando gli sforzi fatti per coinvolgere il “sistema Paese” confermando quella che è la capacità di lavorare insieme sul territorio. «Sarà un evento eccezionale che dimostrerà come Torino e il Piemonte siano ancora una delle sedi più importanti in cui ospitare competizioni internazionali di grande livello».

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