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Le grandi interviste di TorinoCronaca

Lo scrittore Solženicyn intervista Stalin. Solo un dialogo tra sordi?

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Protagonisti della storia

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ECCO L'INTERVISTA

Solženicyn
«Signor Iosif Vissarionovič, voi siete ricordato con il soprannome di Stalin, che significa Acciaio. Un termine che appariva un simbolo di forza di cui vi compiacevate ma che oggi suona lugubre a causa delle vostre deprecabili imprese. Vi intervisto a malincuore perchè vi considero il peggior criminale della storia.   La causa? Avete trucidato oltre 30 milioni di persone per conquistare e mantenere il vostro potere. Le faccio una prima domanda: come potete giustificare, davanti al popolo russo e di fronte a tutto il mondo, i campi di concentramento e di sterminio di Magadan, Kolyma e Vorkuta e tutta l'immensa rete di Gulag che avete creato per imprigionare e spesso eliminare i dissidenti e gli oppositori?»

 

Solženicyn nel suo studio

Stalin
«Compagno Solženicyn, capisco la vostra rabbia ma non il vostro disprezzo nei miei confronti. Il mio obiettivo principale è sempre stato la costruzione di un’Unione Sovietica forte e indistruttibile, e ho creduto che fosse necessario adottare delle misure estreme per proteggere e consolidare la rivoluzione comunista. Riguardo ai campi di cui parlate, li ho visti come strumenti necessari per controllare gli elementi controrivoluzionari, i traditori e tutti coloro che minacciavano la stabilità del nostro grande paese. Mi rendo conto che queste azioni possono essere viste come spietate, ma nella mia visione erano essenziali per garantire la sicurezza e la prosperità dell’URSS. La storia è piena di leader che hanno preso decisioni difficili per il bene superiore del loro paese, e anch'io ho agito secondo quello che ritenevo fosse il meglio per la mia nazione»

 

Stalin alla scrivania

Solženicyn
«Signor Stalin, non dovete permettervi di chiamarmi compagno. Ho combattuto per tutta la vita contro il comunismo e i miei scritti hanno ben documentato e raccontato la sofferenza e l'oppressione subite da innumerevoli cittadini sovietici sotto il vostro regime. La Rivoluzione d'Ottobre aveva promesso libertà e uguaglianza al popolo russo. Sotto la vostra guida si son viste invece grandi purghe, la creazione del sistema di Gulag e la collettivizzazione forzata delle terre dei contadini. Come potrete mai giustificare queste azioni rispetto agli ideali della rivoluzione?»

 

Stalin
«Ogni grande e storica trasformazione ha richiesto sacrificio. La mia intenzione era costruire una società comunista forte e indivisibile, libera da elementi contro-rivoluzionari. Per preservare la Rivoluzione, era essenziale eliminare chiunque potesse minacciarla. I Gulag erano necessari per riabilitare gli elementi devianti della società. E sono convinto che l’internamento che voi stesso avete subito fosse indispensabile per sottrarvi la possibilità di recare danno al nostro grande popolo. Dovete ben ricordare che la Rivoluzione d'Ottobre non era solo una lotta per la libertà, ma una lotta per la sopravvivenza e il dominio del proletariato. Le purghe, i Gulag, e la collettivizzazione erano necessari per proteggere la Rivoluzione e assicurare che il nostro paese progredisse verso una società comunista. La resistenza interna ed esterna era una minaccia costante. Le mie misure erano necessarie per mantenere l'ordine e la direzione di marcia tracciata da Lenin»

 

Stalin e Lenin

Solženicyn
«Voi insistete e le frasi che pronunciate non fanno che confermare gli intenti criminosi che hanno ispirato tutte le vostre condotte disumane. Milioni di persone innocenti hanno sofferto e sono morte nei vostri campi di lavoro forzato. Ma come pensate di potervi assolvere riguardo al vero e proprio terribile genocidio che avete provocato? Come confutate la constatazione che siete stato soltanto un brutale assassino?» 

 

Un Gulag, un campo di concentramento in Siberia - Solženicyn scrisse "ArcipelagoGulag", il suo libro di maggior successo

Stalin
«La storia giudicherà le mie azioni molto meglio di quanto siate capace di fare voi, individuo corrotto dal capitalismo. Dovevamo assicurarci che l'URSS potesse competere con le altre grandi potenze e ciò richiedeva rapidi cambiamenti industriali e agricoli. La dura realtà era che avevamo un grande bisogno di manodopera e, nei Gulag, anche i delinquenti, i sovversivi e i terroristi lavoravano e producevano. Ancora una volta, gli interessi della Rivoluzione erano prioritari rispetto ai singoli destini»

 

Stalin a Yalta

Solženicyn
«Ma il comunismo non sosteneva l'uguaglianza e i diritti di ogni individuo? Davvero non riuscite a vedere la terribile contraddizione tra i vostri spaventosi comportamenti e gli ideali che surrettiziamente invocate?» 

 

Solženicyn e Putin

Stalin
«Il comunismo si sforza di realizzare l'uguaglianza, ma per raggiungere questo obiettivo, a volte è necessario fare scelte difficili. Non ho mai detto che sarebbe stato un percorso facile. La mia, la nostra, priorità era proteggere il futuro della nostra nazione e la causa comunista, anche se ciò significava prendere decisioni impopolari. Di questo, compagno Solženicyn, dovrete infine prendere atto senza troppe chiacchiere»

 

Stalin morto

Solženicyn
«Se continuate a chiamarmi compagno vi definirò "camerata hitleriano". Cosa mi dite infatti a proposito del patto Molotov-Ribbentrop e come giustificate l'alleanza con la Germania nazista, l'opposto ideologico del comunismo?»   

Stalin
«La geopolitica richiede pragmatismo. L'URSS aveva bisogno di tempo per prepararsi a un conflitto inevitabile con la Germania. Il patto ci ha concesso quel tempo. Non era un'adesione alle ideologie naziste, ma una mossa tattico-strategica»

 

Una sede del Partito Comunista Italiano

Solženicyn
«Questa risposta rispecchia pienamente i criteri della vostra doppiezza comunista. Voi vi siete alleato con Hitler per un semplice motivo, quello di spartirvi la Polonia. E non dimenticatevi il massacro di Katyn, quando ordinaste crudelmente l’uccisione di 22.000 inermi prigionieri polacchi mediante un vile colpo alla nuca. Ma passiamo oltre: la vostra politica di collettivizzazione dei terreni coltivati da privati contadini prima ha portato all’oppressione dei kulaki russi, agricoltori che avevano le loro piccole e medie tenute, gestite a livello familiare e con qualche dipendente, espropriate con il sopruso. Poi le vostre scelte politico-economiche hanno volutamente provocato la Grande Carestia in Ucraina: avete organizzato l’holodomor, la strage pianificata per far morire di fame 7 milioni di cittadini e contadini ucraini, bloccando con la forza e la violenza ogni approvvigionamento alimentare a quelle terre che pur facevano parte dell’Unione sovietica. Più che una strage un vero e proprio genocidio di fratelli e connazionali. Come rispondete a queste accuse?» 

 

Stalin
«I vostri toni sono intollerabili, state travisando proditoriamente ogni mio lodevole tentativo di introdurre in Unione Sovietica soluzioni economiche innovative e progressiste. La collettivizzazione delle terre era necessaria per modernizzare l'agricoltura sovietica. Voi mentite! Non ho mai desiderato una carestia o la morte di innocenti. Le condizioni meteorologiche e gli errori nella pianificazione hanno contribuito alla tragedia. Non era affatto un'azione deliberata contro il popolo ucraino»

 

Solženicyn
«Signor Stalin, anche in questa occasione comprovate che voi rappresenterete per sempre un’onta per il nostro popolo! Volete raccontarci che non fu intenzionale neanche il sanguinario eccidio di 2 milioni di musulmani sovietici  ceceni, caucasi, criteri, tartari, tajiks, bashkirs, kazani? E potete negare il vostro bestiale antisemitismo? Tutti i vostri atti, il metodo del terrore, le repressioni, le persecuzioni che avete messo in atto, le atrocità, tutti i mostruosi crimini che avete commesso, le vostre menzogne mi provocano la nausea. Basta così!»

Stalin
«Non posso che riaffermare con totale e consapevole certezza che ogni mia azione è stata sempre dettata dalla volontà di fare il bene del nostro popolo. E ribadisco: voi siete un traditore della gigantesca battaglia comunista a favore dei proletari di tutto il mondo. Voi siete e rimarrete per la storia un utile idiota e un servo dell’ avido imperialismo occidentale. Vergognatevi»

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