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IL FATTO

L'Arsenale della Pace chiude le porte a Zaki

Il Sermig di Torino non lo ospiterà per la presentazione del suo ultimo libro: «Non vogliamo alimentare ulteriori polemiche, divisioni e strumentalizzazioni»

L'Arsenale della Pace chiude le porte a Zaki

L'Arsenale della Pace non ospiterà lo scrittore Patrick Zaki per la presentazione del suo ultimo libro. La decisione è stata presa questa mattina dopo le sue esternazioni in merito al conflitto in Israele a favore della Palestina e le accuse contro il premier israeliano Netanyahu, che lo studente egiziano ha appellato come "serial killer". 

Zaki avrebbe dovuto presentare il suo «Sogni e illusioni di libertà» (edito dalla Nave di Teseo) il 17 ottobre, come apertura di «Aspettando il Salone», il cartellone di appuntamenti che accompagneranno i lettori fino al Salone vero e proprio del 9 maggio 2024.

LA DICHIARAZIONE DEL SERMIG

"L’Arsenale della Pace di Torino da 40 anni è una casa sempre aperta alle tante situazioni che bussano alla porta, in dialogo con persone di ogni orientamento, cultura e religione. Con questo spirito, settimane fa, avevamo accolto la richiesta del Salone del Libro di uno spazio per la presentazione dell’ultimo libro di Patrick Zaki. Le condizioni però sono cambiate. Alla luce degli avvenimenti degli ultimi giorni, crediamo non più opportuno confermare la disponibilità ad ospitare tale incontro che rischierebbe di alimentare ulteriori polemiche, divisioni e strumentalizzazioni. Martedì prossimo l’Arsenale della Pace - unitamente all’Arsenale dell’Incontro in Giordania e all’Arsenale della Speranza in Brasile - aderirà all’appello del patriarca di Gerusalemme per una giornata di digiuno e preghiera per la pace. Vogliamo affidare così tutte le vittime della violenza, ribadendo il nostro no al terrorismo e al tempo stesso ad ogni forma di ingiustizia e violazione dei diritti umani".

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