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Il caso

Trovate ossa umane nei boschi, sono i resti di Emanuel Marino?

Vicino al lago dove si erano perse le tracce del giovane scomparso anni fa

Emanuel Marino

Sono di Emanuel Marino le ossa trovate a Pralormo?

Quel teschio, altre ossa e alcuni frammenti di vestiti erano nei boschi che circondano il lago della Spina, a Pralormo. Due anni e mezzo fa, a pochi chilometri da lì, si sono perse le tracce di Emanuel Marino. All’epoca, aveva 31 anni.

«Non mi stupirei se i resti trovati vicino al lago fossero suoi» ragiona Fabrizio Pace, presidente dell’associazione Penelope, che si occupa di persone scomparse. Al momento, resta un’ipotesi. Potranno confermarla o smentirla le analisi che saranno eseguite sulle ossa, per capire a chi appartengono.

Sabato scorso, le ha notate un signore che si muoveva a piedi nei boschi di Pralormo. Ha allertato i carabinieri poco dopo l’ora di pranzo. Sono arrivati sul posto insieme al pubblico ministero della procura di Asti e a un medico legale. I resti sono stati recuperati per le analisi. Ci sono pochi dubbi che siano umani. Sono completamente scheletrizzati.

A chi appartengono? Chi è morto, probabilmente solo, in quell’area che, soprattutto nel fine settimana, è piuttosto frequentata da famiglie e sportivi? Approfittano del sentiero pianeggiante che circonda il lago per fare lunghe passeggiate e giri in bicicletta. Intorno, in alcuni tratti, la vegetazione è rigogliosa, tra alti alberi e una distesa di foglie cadute a terra.
Marino abitava a Buttigliera d’Asti. Il 27 luglio 2021 era uscito di casa al mattino presto. Poco dopo, era stato visto lungo la strada statale 29, tra Poirino e Villanova. Da allora non ha più risposto alle telefonate dei familiari. Era affetto da schizofrenia. La famiglia continua a sperare che sia vivo.

Lo scorso dicembre, una signora aveva segnalato di aver visto un ragazzo che gli assomiglia a Cisterna di Latina (Lazio): altezza 1 metro e 75 circa, corporatura robusta, capelli castani. Dagli accertamenti con le telecamere, non sono arrivate conferme. L’associazione Penelope, più volte ha organizzato delle ricerche, battendo i boschi di Poirino e dintorni. Cerca Marino da morto. Non l’ha fatto a Pralormo, dove pochi giorni fa sono state ritrovate quelle ossa.

«Potrebbe essersi perso e non avercela fatta proprio per le ripercussioni della sua patologia - ammette Pace, antropologo -. Non ci sarebbe da stupirsi, se avesse camminato e fosse andato in luoghi isolati come nei boschi vicino al Lago della Spina. Non sono lontani dagli spazi che era abituato a frequentare. Seguiremo l’evolversi della situazione, offrendo supporto ai familiari. Spesso, ci si dimentica di loro: dopo qualche settimana dalla scomparsa le ricerche si interrompono e la vicenda viene dimenticata. Chi vuole bene alla persona scomparsa, a volte, resta senza risposte per periodi lunghissimi».

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