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Il voto in Consiglio Regionale

Il Piemonte come la Svizzera? Per la Regione la proposta di legge sul suicidio assistito è "ammissibile"

Nell'assemblea a larga maggioranza centro destra, i sì sono stati 34, due i no e 4 gli astenuti. Ma il leghista Preioni getta acqua sul fuoco "Il voto non era sul merito della legge, ma solo sulla sua ammissibilità"

Marco Cappato

Marco Cappato in piazza Castello a Torino

Con 34 sì, 2 no e 3 astenuti il Consiglio regionale del Piemonte ha valutato ammissibile la proposta di legge regionale di iniziativa popolare su procedure e tempi per l’assistenza sanitaria regionale al suicidio medicalmente assistito. Nell’introdurre il punto all’ordine del giorno, il presidente dell’Assemblea Stefano Allasia ha ricordato che la Commissione di garanzia si era espressa a favore della ricevibilità e dell’ammissibilità. L’Ufficio di Presidenza, poi, ha dichiarato la proposta ricevibile e ha demandato all’Aula il giudizio sulla sua ammissibilità.

MARCOCAPPATO RAGGOGLIE LE FIRME PER LA LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE

Il capogruppo della Lega Alberto Preioni, relatore del provvedimento, ha sottolineato che «il voto odierno è sull’ammissibilità di un provvedimento e non sul merito. Il voto positivo va dunque all’ammissibilità, già attribuita da diverse Regioni, mentre sul merito ci sarà occasione di confrontarsi». Nel corso del dibattito generale sono intervenuti i capigruppo Silvana Accossato (Luv), Giorgio Bertola (Europa verde), Sarah Disabato (M5s), Raffaele Gallo (Pd) e Francesca Frediani (M4o-Up) che, con sfumatura diverse, hanno dichiarato il proprio voto favorevole. Sempre ieri l’associazione “Luca Coscioni” promotrice della legge, aveva orgaanizzato un presidio davanti al Consiglio Regionale di via Lascaris in vista della votazione. La stessa associazione, il 28 Agosto, aveva depositato presso la sede della regione oltre 11.300 firme (ne sono previste 8mila), a sostegno della legge, tra cui quelle di 31 sindaci.

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