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Il caso

Mani amputate e cuori asportati, i teppisti colpiscono al Sambuy

I vandali hanno messo a ferro e fuoco i giardini davanti a Porta Nuova: ecco cosa è successo

Una delle opere d'arte vandalizzate

Una delle opere d'arte vandalizzate

Mani e piedi amputai, cuori asportati, pezzi di corpi rimossi dalla sede originaria. Non hanno avuto pietà per nessuno i balordi che nella notte hanno vandalizzato tutte e 15 le opere d’arte in esposizione al giardino Sambuy di piazza Carlo Felice. La mostra CLOveCHARD si concluderà nelle prossime ore, intanto le sculture posizionate su altrettante panchine sono state mutilate o espiantate.

«Io e gli artisti - racconta Raffaele Palma, organizzatore della mostra -, abbiamo messo più volte una pezza, riparando le opere vandalizzate». C’è chi ha tolto (simbolicamente) il cuore al clochard (scultura di Mirco Andreis), chi ha tolto le scarpe e le ha buttate a terra a sfregio. C’è una scultura a vela con punta piegata, un altro avambraccio saltato oltre a mani e piedi rotti. «Vandalismi compiuti tutti di giorno - continua Palma -, perché di notte il Sambuy è chiuso».

Tutti gli scultori, malgrado le azioni di teppismo, si dichiarano soddisfatti di aver fatto da parafulmine con le loro opere polimateriche a tema homeless, salvando da botte e insulti i veri clochard in carne ed ossa stanziati in piazza Carlo Felice. «Chi viola l’arte con gratuita barbarie - protesta l’organizzatore -, non potrà mai avere rispetto per l’essere umano».

Ai raid vandalici sono poi seguite azioni di sostegno alla mostra: come le visite delle classi con i loro insegnanti che hanno contribuito a sensibilizzare gli allievi sulla tematica degli invisibili. L’iniziativa ha contribuito a mobilitare numerosi cittadini che hanno donato ad alcune associazioni del terzo settore, abiti, coperte e offerte per i senzatetto.

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