Cancro, 30mila nuovi casi all'anno: «Ma si vive di più»
A Torino gli Stati generali dell’Oncologia organizzati da Motore Sanità. L'Azienda Zero del Piemonte sperimenta il "telecontrollo" per i tumori al seno o ai polmoni: «Vanno ripensate strategie e metodi per affrontare il male»
Ogni anno in Piemonte vengono scoperti oltre 30mila nuovi casi di neoplasia. Cancro, per usare il sinonimo più popolare e terrificante. Un salto nel buio per molti che, però, con la ripresa degli “screening” e il continuo progresso della ricerca in ambito diagnositico e terapeutico, a cinque anni dal primo referto dello specialista, vedono all’orizzonte una possibilità di sopravvivenza maggiore, specie per le pazienti donne e, seppur lievemente inferiore in termini percentuali, anche negli uomini. Dopo che la pandemia aveva colpito duro, specie sul fronte dei pazienti oncologici, per cui si erano praticamente dimezzate le “diagnosi precoci” , circa 215mila in meno e 16mila pazienti da ricoverare per cui non si è trovato posto in ospedale.
«Numeri in salita»
Ed è partendo da questa istantanea che, oggi e domani a Torino, medici, chirurghi, specialisti e ricercatori si confronteranno in occasione degli Stati generali dell’Oncologia. Ragionando su un dato di fatto, forse, ancora più preoccupante. «La probabilità di guarigione o di sopravvivenza lungo termine, con una cronicizzazione della malattia, aumenta ogni anno e questo comporta il ripensamento o la creazione di nuovi modelli sanitari» spiegano da Motore Sanità che ha puntato su Torino per OnConnection - Stati Generali dell’Oncologia del Nord Ovest, provando a fare una panoramica anche su quelle che potrebbero essere le prospettive da mettere in campo nell’immediato.
Arriva il telecontrollo
Ad annunciare la partenza di un progetto pilota sul “telecontrollo” dei pazienti oncologici, oggi, sarà il direttore generale dell’Asl Città di Torino e commissario di Azienda Zero Piemonte, Carlo Picco. «Azienda Zero da dicembre coordinerà su scala regionale un progetto pilota di telemonitoraggio di pazienti oncologici affetti da neoplasie mammarie o polmonari» spiega Picco. «È ampiamente dimostrato a livello scientifico che la prognosi di un paziente oncologico non dipende unicamente dalla gestione ottimizzata del farmaco e dalla sua accessibilità, ma verte anche sulla gestione multidisciplinare delle cure in una logica di team. La prognosi migliora ove le innovazioni vengano gestite in maniera integrata e multiprofessionale».
Nuove frontiere
Nuove frontiere e modelli organizzativi che in campo oncologico si stanno sperimentando da anni anche alla Città della Salute e della Scienza di Torino. Specie in ambito pediatrico. «L’oncologia è un campo in continua evoluzione e con nuove metodologie diagnostiche e modelli di cura. Tutto ciò cercando di far conciliare l’introduzione di farmaci innovativi con la sostenibilità della spesa» sottolinea il direttore generale dell’Azienda ospedaliera universitario, Giovanni La Valle. «Siamo orgogliosi del fatto che anche in questo campo la Città della Salute di Torino sia un centro di riferimento e di eccellenza sia a livello regionale che nazionale per il paziente adulto e per il paziente pediatrico».
Macchinari all'avanguardia
E proprio sul fronte delle tecnologie per combattere il cancro l’Associazione per la Prevenzione e la Cura dei Tumori - Ets Odv ha acquistato la colonna stroboscopica ed endoscopica, per il nuovo “Head and Neck Cancer Unit” dell’Asl Città di Torino. La prima struttura organizzativa in Italia interamente dedicata alla gestione della patologia oncologica del distretto testa e collo. Uno strumento tecnologico all’avanguardia per la prevenzione e la diagnosi precoce per questo tipo di tumori. «Con l’attrezzatura fornita da Xion Medical saranno eseguite ogni settimana circa 30 visite gratuite di screening endoscopico. È un dono speciale che facciamo ai cittadini, in linea con la “mission” dell’Associazione, che è quella di rafforzare la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori» spiega Giulia Gioda, presidente dell’Associazione per la Prevenzione e la Cura dei Tumori. I tumori maligni del distretto testa e collo rappresentano in Italia circa il 3% di tutti i tumori maligni. Ogni anno si diagnosticano circa 13.000 nuovi casi e la maggior parte di essi si osserva nella popolazione maschile (7.300 casi). L’incidenza annuale è 18/100.000 abitanti, un dato simile a quello riscontrato nella Unione Europea. La malattia è tre volte più frequente nel nord del Paese. Sulla base dei dati delle SDO, nel periodo gennaio 2015 - dicembre 2019 sono stati rilevati 4.811 nuovi casi di tumore testa e collo in Piemonte, e 832 casi nel 2020, di cui 689 verificatisi dall'inizio dell'epidemia di COVID-19 in Italia, ovvero marzo 2020.
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