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Sicurezza
17 Novembre 2023 - 15:30
Il Consiglio dei Ministri ha dato il via libera al nuovo Decreto Sicurezza, un provvedimento che ora sarà esaminato dal Parlamento. Il decreto contiene diverse misure, alcune delle quali susciteranno sicuramente dibattiti. Analizziamole nel dettaglio.
Il decreto introduce un nuovo reato, perseguibile su querela della persona offesa, per chi occupa o detiene senza titolo un immobile altrui con violenza o minaccia. Due misure innovative sono introdotte per rendere più efficace questa norma: una causa di non punibilità per l'occupante che collabora all'accertamento dei fatti e rilascia volontariamente l'immobile occupato, e un procedimento veloce per ottenere la liberazione dell'immobile e la sua restituzione al legittimo proprietario.
Il decreto prevede pene più severe per le truffe commesse ai danni degli anziani e delle persone vulnerabili. La pena di reclusione per la truffa aggravata è aumentata da 2 a 6 anni, con la possibilità per le Forze dell'Ordine di procedere all'arresto in flagranza.
Il decreto prevede un aumento delle pene per i reati di violenza, minaccia o resistenza a un pubblico ufficiale quando commessi contro agenti di pubblica sicurezza o polizia giudiziaria. Viene anche introdotto un aggravamento di pena per lesioni inflitte a tali figure. La deturpazione di beni mobili o immobili utilizzati dalle Forze di polizia o da altri enti pubblici comporterà una pena più severa, specialmente se commessa con l'intento di danneggiarne il prestigio o il decoro.
Gli agenti di pubblica sicurezza, già autorizzati al porto di un'arma da fuoco di servizio, potranno ora detenere un'arma da fuoco privata, diversa da quella di ordinanza, senza ulteriori licenze. Questa norma soddisferà le aspettative del settore, consentendo agli agenti di avere un'arma più leggera fuori dal servizio.
Viene introdotto un nuovo reato per chi organizza o partecipa a rivolte in carcere con atti di violenza, minaccia o altre condotte pericolose. Le pene variano da 2 a 8 anni per chi organizza la rivolta e da 1 a 5 anni per chi partecipa, con ulteriori aggravanti in caso di uso di armi.
Il Questore potrà vietare l'accesso alle metropolitane, stazioni ferroviarie e porti a chi è già stato denunciato o condannato per reati contro il patrimonio o la persona commessi in quei luoghi. Viene introdotta una norma per sanzionare chi impiega minori nell'accattonaggio.
Per le donne condannate in stato di gravidanza o madri di bambini fino a tre anni, è previsto un regime più articolato per l'esecuzione della pena. Il rinvio dell'esecuzione non è più obbligatorio, ma può essere considerato in base a vari fattori, come la recidiva.
Il decreto interviene anche sui blocchi stradali, sanzionando chi ostruisce la libera circolazione su strada ordinaria con una sanzione amministrativa. La violazione diventa reato quando risulta particolarmente offensiva ed allarmante, con l'organizzazione preventiva di blocchi.
Con queste nuove misure, il governo mira a rafforzare la sicurezza e contrastare alcune delle criticità presenti nella società. Ora spetterà al Parlamento esaminare e discutere il provvedimento prima che diventi legge.
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