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L'intervento del rabbino capo di Torino
20 Novembre 2023 - 05:00
Oggi la bandiera israeliana è la bandiera di tutti
Negli ultimi giorni si sono verificati nella nostra città una serie di avvenimenti estremamente preoccupanti per la Comunità Ebraica, per noi ebrei in genere e per il mondo civile. I fatti sono tre: Il primo è stato l’occupazione abusiva dell’università da parte di un gruppo di studenti i quali hanno sabotato il normale svolgimento delle lezioni, per protestare contro la guerra in Israele, prendendo le parti del gruppo terroristico di hamas. Il secondo è stata la proiezione - sempre abusiva - di una frase sulla parete della Mole Antonelliana: la frase era “dal fiume al mare Palestina libera”. Questa frase auspica che la Palestina estenda dal fiume Giordano fino al mar Mediterraneo, e che lo stato d’Israele quindi non possa più esistere. Il terzo si è verificato in piazza Castello, dove alcuni studenti hanno bruciato la bandiera dello stato d’Israele.
La comunità Ebraica ha emesso un comunicato stampa di condanna che naturalmente condivido in tutti i suoi aspetti. Colgo questa occasione per esprimere la mia opinione sulla gravità di quanto è accaduto: la guerra è scoppiata come “un fulmine a ciel sereno”, quando in Israele erano in corso trattative per una pace con diversi stati arabi. I terroristi di hamas sono entrati in case di civili e hanno ucciso indiscriminatamente chiunque trovavano. I terroristi non si sono fermati agli assassini ma hanno scatenato la peggiore bestialità che si possa immaginare stuprando, mutilando, decapitando e bruciando vivi donne, anziani e bambini. Tutto ciò è documentato da filmati che lo stato d’Israele ha divulgato a giornalisti e politici di tutto il mondo. Le forze militari dell’esercito israeliano (IDF) si sono ritirate dalla striscia di Gaza nel 2005 e da allora la striscia di Gaza è indipendente ed è governata da hamas senza più aver indetto elezioni, quindi in modo dittatoriale. Da allora tutti i finanziamenti erogati per lo sviluppo di Gaza sono stati utilizzati per l’acquisto di armi e per la creazione di una città sotterranea fatta di tunnel che spesso partono da moschee, asili o ospedali e che sfociano in territorio israeliano per commettere attentati e assassini di civili israeliani.
Lo statuto di hamas (articolo 7) prevede la distruzione dello stato d’Israele e l’assasinio di tutti gli Ebrei del mondo: “L’ultimo Giorno non verrà finché tutti i musulmani non combatteranno contro gli ebrei, e i musulmani non li uccideranno, e fino a quando gli ebrei si nasconderanno dietro una pietra o un albero, e la pietra o l’albero diranno: O musulmano, o servo di Allah, c’è un ebreo nascosto dietro di me - vieni e uccidilo”. Hamas è ritenuto un gruppo terrorista e illegale. Sono sconcertato per come studenti, che dovrebbero essere latori di ideali di progresso e libertà e che dovrebbero essere un faro per tutti noi, possano schierarsi dalla parte di hamas, dell’oppressione e della violenza. Purtroppo non posso che paragonare quanto accade ora ai momenti più bui della nostra storia, nei quali sedicenti scienziati appoggiavano le leggi per la difesa della razza.
Ariel Finzi
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