l'editoriale
Cerca
IL PROGETTO
14 Dicembre 2023 - 16:33
L’attesa è durata, almeno, trent’anni. Quella di lunedì prossimo, infatti, sarà davvero una “giornata particolare” per il Tav. «Importantissima, epocale» la definisce il direttore generale di Telt, Maurizio Bufalini che accoglierà a Chiomonte il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, per l’avvio del cantiere del “tunnel di base” della linea che nel 2032 collegherà Lione con Torino. Tutti i cantieri tra Italia e Francia, dalla prossima settimana, saranno operativi. «Stiamo definitivamente passando dalla progettazione alla fase attuativa» ha aggiunto Bufalini, aprendo al Grattacielo della Regione Piemonte la 66esima riunione della Commissione intergovernativa. «Stanno già lavorando nei cantieri in Francia e in Italia 2.500 persone - ha aggiunto - che a breve diventeranno 4mila alle quali vanno sommati 4mila lavoratori coinvolti nell'indotto. Il 21 dicembre prenderemo anche la prossima fresa, la prima che passerà il confine». Bufalini ha poi confermato che la fine dei lavori per «il più lungo tunnel del mondo» è prevista per il 2032.
Il vertice a Torino
All'incontro, a cui hanno mandato un intervento video il ministro Salvini e il suo omologo francese, Clément Beaune, erano presenti anche il Prefetto di Torino, Donato Giovanni Cafagna, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, l'assessore ai Trasporti della Regione Marco Gabusi, l'assessore all' Urbanistica della Città di Torino, Paolo Mazzoleni, la coordinatrice europea del Corridoio Mediterraneo Iveta Radicova e i capi delegazione Cig di Italia e Francia, Paolo Foietta e Josiane Beaud. «Entro gennaio 2024 - ha detto Beaud - la Francia presenterà in sede europea il fascicolo del progetto preliminare dettagliato per gli accessi, con relativa richiesta di fondi».
«Proteste superate»
«Stiamo monitorando tutta la situazione ed eventuali manifestazioni nell’area. Oggi ci sarà un approfondimento con le forze dell’ordine, lavoriamo tutti per far sì che un momento così importante avvenga in sicurezza» ha spiegato il Prefetto di Torino, Donato Cafagna, lasciando a Telt il compito di ricordare quante siano state nel passato. «Le proteste sono una costante nel nostro progetto come di tutti i grandi progetti, forse da noi ha preso strade più violente ma oggi la dimensione è molto blanda» ha puntualizzato il direttore di Telt, Maurizio Bufalini. E l’ultima è stata la “tradizionale” marcia dell’8 dicembre che è per Telt «il termometro della forza dell’opposizione al progetto: passata da 20mila persone di una volta alle 2.500 di quest’anno». E a condannare le proteste è anche il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. «La cosa assurda è che ci saranno incredibili forze di sicurezza per difendere la ferrovia. Noi siamo un paese che da anni impiega migliaia di donne e uomini delle forze dell’ordine per difendere un buco sotto una montagna dove deve passare un treno che collega Itala e Francia».
I più letti
CronacaQui.it | Direttore responsabile: Andrea Monticone
Vicedirettore: Marco Bardesono Capo servizio cronaca: Claudio Neve
Editore: Editoriale Argo s.r.l. Via Principe Tommaso 30 – 10125 Torino | C.F.08313560016 | P.IVA.08313560016. Redazione Torino: via Principe Tommaso, 30 – 10125 Torino |Tel. 011.6669, Email redazione@cronacaqui.it. Fax. 0116669232 ISSN 2611-2272 Consiglio di amministrazione: Presidente Massimo Massano | Consigliere, Direttore emerito e resp. trattamento dati e sicurezza: Beppe Fossati
Registrazione tribunale n° 1877 del 14.03.1950 Tribunale di Milano
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo..