Cerca

Il Borghese

L'orologio al polso ha surclassato il telefonino e Gianni Agnelli lo portava sopra la camicia

La lunga coda di ieri in via Roma per comprare il nuovo orologio della Swatch è l'ennesima dimostrazione del valore dell'orologio al polso

L'orologio

Gianni Agnelli lo portava sopra la camicia

Lunga coda ieri in via Roma per comprare il nuovo orologio della Swatch, la nota marca di orologi svizzeri. Una notizia che conforta, se non altro da un punto di vista: l’orologio tiene duro, il telefonino ancora non lo ha scalzato. Il piacere di stringere al polso un orologio, sia uno Swatch o uno qualunque di un’altra marca, sembra essere irrinunciabile, per i torinesi, come per chiunque altro in tutto il pianeta. Una piacere e una comodità ben superiori allo sguardo fugace al monitor del telefono che prova anch’esso a dirci l’ora e con essa tante altre cose. L’orologio al polso è una tradizione. Prima si portava la cipolla con catenina nel taschino del gilet, poi moda e comodità hanno imposto cinturino da polso e così è ancora oggi. L’orologio non solo l’ha spuntata sul telefonino, ma si è trasformato anche, in alcuni circostanze e per determinate marche, in status simbol.

LA CODA DI IERI IN VIA ROMA

Anzi, in determinati casi, la tecnologia dell’orologio da polso è talmente sofisticata da contenere nel quadrante anche un sistema di connessione Internet che permette di navigare sul web. Ma quello degli smart watch resta per ora un mercato marginale, perché chi solleva il polsino della camicia, lo fa esclusivamente per vedere che ora è. C’è poi chi l’orologio lo porta sopra il polsino della camicia (come l’Avvocato Agnelli); un vezzo, ma anche un modo per guadagnare qualche centesimo di secondo. Quel che è certo è che l’orologio tiene, non solo per tradizione e comodità, ma per la capacità delle case di produzione di ideare sempre modelli nuovi, tecnologicamente perfetti e a costi accessibili ai più. Oggi l’orologio rappresenta l’esempio più evidente, compiuto ed equilibrato di fusione tra tradizione, umanità e tecnologia. Dunque, non è per nulla detto e scontato che i nuovi sistemi e l’intelligenza artificiale spazzeranno via chissà quante cose. Bisogna imparare da chi produce gli orologi, loro la sfida della modernità la stanno vincendo

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.