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L'appello

La ballerina si rompe il piede e non può più danzare per mesi: «Aiuto, cerco testimoni dell'incidente»

Elisa Spagone spera di ottenere un risarcimento per l'infortunio che la terrà lontana dal palcoscenico

La ballerina si rompe il piede e non può più danzare: «Aiuto, cerco testimoni dell'incidente»

Un piede rotto è un bel problema per chiunque. Ma diventa un dramma per chi vive e lavora attraverso i movimenti del proprio corpo. Come Elisa Spagone, ballerina torinese che oggi vive in Spagna e da anni gira il mondo per spettacoli ed esibizioni. Ma ora dovrà stare ferma per mesi dopo la frattura del piede sinistro, capitata nei pochi giorni in cui è tornata a Torino per le feste: «Ero a bordo di un bus della linea 13 e mi sono fatta male dopo che si è scontrato con un’auto: adesso sto cercando testimoni per avviare una causa e ottenere almeno un risarcimento che compensi il danno che ho subito».

L’incidente stradale è avvenuto intorno alle 17 dello scorso 3 gennaio all’angolo fra corso San Martino e piazza XVIII Dicembre, dove l’autobus si è scontrato con una Fiat Tipo. Sulla dinamica dell'incidente indaga la polizia municipale, che ha deviato il traffico durante i rilievi e ora dovrà chiarire chi abbia responsabilità fra l’automobilista e il conducente del bus. Che è proprio uno dei feriti curati dai sanitari della Croce verde di Torino, accorsi per soccorrere lui e due passeggeri del 13.

Una degli altri due feriti è proprio la ballerina torinese che ha contattato TorinoCronaca per chiedere aiuto e raccontare la sua storia: «Ero seduta nell’ultima fila al fondo insieme a mio marito - ripercorre Spagone - Io ero nel sedile centrale quindi, quando c’è stato lo scontro e l’autista ha frenato, non avevo nulla che potesse fermare il mio movimento. Quindi sono letteralmente volata in avanti, finendo a terra nel corridoio». E, cadendo, è “atterrata” malamente sul piede sinistro. E’ stata poi trasportata in ambulanza al vicino ospedale Maria Vittoria, dove i medici le hanno riscontrato una frattura con rischio di scomposizione: «Questo significa che, in aggiunta al dolore, c’è anche la possibilità di un’operazione. Per adesso sto cercando di evitarlo perché significherebbe prolungare ulteriormente la convalescenza. E non ho neanche potuto farmi ingessare la gamba, visto che ieri avevo l’aereo per ritornare a casa, in Spagna».


Pochi mesi fa, infatti, Spagone e suo marito Marian Codrut Cojocaru si sono trasferiti a Torremolinas, vicino Malaga. Cercavano un cambio di vita e ora lei lavora in una scuola di danza lì. E intanto hanno continuato a organizzare e realizzare esibizioni in tutto il mondo con la loro compagnia Orderly Dance: «Di recente siamo stati a Berlino, in Egitto e in Messico - elenca la ballerina torinese - E in questo periodo stavamo preparando un nuovo spettacolo, che ora dovrà slittare di un paio di mesi». Tanto dovrà attendere Spagone per tornare a danzare a pieno regime: «Per questo ritengo di aver subito un danno grave e cerco qualcuno che possa darmi una mano per ottenere un risarcimento. Il mio problema è che finora non ho trovato testimoni al di là di mio marito. So che si è fatta male un’altra persona e ricordo che l’autobus era pieno di gente. Dopo l’incidente sono tutti andati via, ognuno preso dai propri impegni. Avrei bisogno che qualcuno mi aiutasse a ricostruire cos’è successo: mi può contattare all’indirizzo spagone.elisa@gmail.com».

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