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IL FATTO
11 Gennaio 2024 - 18:35
Il passaggio dal mercato tutelato a quello libero per le bollette del gas è avvenuto il 10 gennaio tra dubbi e paure da parte dei cittadini italiani e torinesi. Slitta al primo luglio invece il medesimo passaggio inerente le bollette della luce.
Per cercare di fare un po’ di chiarezza, la società Iren, partecipata per il 18% dal Comune di Torino, è stata convocata a Palazzo Civico e durante la commissione è emerso che i torinesi a regime tutelato Iren sono circa 100mila: circa la metà dei quali sono soggetti “vulnerabili” e potranno quindi mantenere il loro operatore (mercato tutelato). In questa categoria rientrano gli over 75, i beneficiari di bonus sociale, i tutelati dalla Legge 104 e chi è colpito da disagio fisico. Per gli altri 50mila torinesi invece è d’obbligo il passaggio al mercato libero. Al via quindi le aste tra le aziende che detteranno i prezzi per accaparrarsi la maggiore fetta di mercato.
«Credo che i meccanismi del mercato libero, già stato scelto da tanti italiani, consentiranno ai consumatori di accedere a una maggiore scelta e in prospettiva, per via della concorrenza tra le aziende del settore, anche a condizioni economiche competitive» ha detto Gianluca Bufo, amministratore delegato di Iren Mercato, intervenuto ieri in commissione comunale. «Quella attuale - ha aggiunto - è comunque una fase di transizione complessa, che tutti gli operatori, noi in primis, stiamo seguendo con grande attenzione nei confronti dei clienti». L’obiettivo di Iren è quello di acquisire 500mila nuovi clienti. Ma a concorrere ci sono 20 operatori ammessi alla competizione, tra cui Enel, Eni, Acea, Hera e A2A.
Mercato libero del gas: come fare il passaggio
Per le bollette del gas il 10 gennaio è avvenuto il passaggio dal mercato tutelato a quello libero, a eccezione dei clienti “vulnerabili”. Mentre per tutti gli altri le tariffe statali sono definitivamente cessate. I clienti “non vulnerabili” hanno di fronte a loro tre strade: andare sul libero mercato e trovare offerta più vantaggiosa per il loro profilo consumi con l’attuale o con un nuovo gestore; sottoscrivere un contratto denominato “Placet”; non optare per nessun cambiamento e ricadere automaticamente così in una tariffa che in modo molto originale l’Arera ha nominato “Placet in deroga”.
Il pacchetto “Placet” che obbliga tutti i venditori a inserire nel proprio pacchetto di proposte commerciali, un’offerta rivolta alle famiglie e alle piccole imprese chiara e comprensibile, a prezzi determinati liberamente ma con condizioni contrattuali definite dall’Autorità. Nell’offerta “placet in deroga” le condizioni economiche e contrattuali sono definite dall’Autorità ad eccezione di una componente fissa annuale definita dal venditore; in particolare quindi la componente variabile è sempre pari a Psv+0,05euro/Smc mentre la componente fissa dipende sempre dal venditore e cambierà di volta in volta.
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