Cerca

Il caso

Accende un falò e brucia la bocciofila: «Troppi danni, ora un bando»

Il blitz della municipale. Ma all’interno nessuna traccia del clochard

La bocciofila di via Sospello

La bocciofila di via Sospello

Ha occupato la bocciofila di via Sospello, con materassi e coperte, pensando bene di accendere anche un falò per scaldarsi. E provocando un grosso danno alla struttura. È quanto successo a metà dicembre, quando un senza fissa dimora ha provocato un incendio (prima di fuggire).

Sul posto è intervenuta la polizia municipale che ha messo in sicurezza i locali. L’area è poi stata ripulita da Amiat ma attualmente è in condizioni precarie per i danni provocati dall’occupazione abusiva e perché risulta priva di allacciamento idrico (il vecchio concessionario ha interrotto il servizio idrico al termine della concessione). Fattore che ha creato una situazione precaria sotto il profilo sanitario, specialmente nei servizi igienici.

«La situazione che si è creata ci preoccupa molto. Ho convocato una commissione per constatare lo stato dei luoghi e procedere immediatamente all’esternalizzazione dell’impianto qualora le condizioni lo consentano - spiega il coordinatore allo Sport, Luigi Borelli -. Quanto verificato è una dimostrazione ulteriore del fatto che gli impianti sportivi, e più in generale gli immobili pubblici, qualora non possano essere gestiti direttamente, debbano essere valorizzati attraverso concessioni ad associazioni che ne custodiscano e ne accrescano il valore».

L’impianto, allo stato attuale, ha seri problemi strutturali al tetto. E quando piove, l’acqua entra all’interno non garantendone un uso nel tempo. Oggi la bocciofila non è in concessione, è vuota e perennemente a rischio occupazioni. Rappresenta, sicuramente, un grosso punto interrogativo. «Ecco perché stiamo lavorando per farla andare a bando» conclude Borelli.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Logo Federazione Italiana Liberi Editori L'associazione aderisce all'Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - IAP vincolando tutti i suoi Associati al rispetto del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale e delle decisioni del Giurì e de Comitato di Controllo.