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L'intervista a Raffele Gallo, presidente del gruppo regionale Pd

In Piemonte le “nozze” possibili tra Pd e M5S, ma anche con il centro

Per il leader Dem, Daniele Valle è la migliore espressione del centro sinistra anche se in una coalizione le decisioni si devono prendere sempre insieme

Il capogruppo

Raffaele Gallo

Allora Gallo, cominciamo dalla fine. Alle Regionali vi alleate con M5S?
«Questo lo scopriremo tra qualche giorno perché ormai siamo alla fine di un percorso lungo rispetto al quale non è più rinviabile una decisione. Bisogna iniziare la campagna elettorale e raccontare le nostre ricette per il rilancio del Piemonte. Su questo il Pd ha le idee chiare. Prima di iniziare serve però sciogliere alcuni nodi tra i quali, appunto, l’alleanza con M5S»

È una questione di contenuti o anche di nomi?
«È una questione in parte di contenuti e in parte di contesto politico nazionale, i nomi sono sullo sfondo, oggi. Se rimaniamo sui contenuti regionali, diventa naturale ricordare che abbiamo fatto cinque anni di opposizione su posizioni molto vicine, quando non identiche. D’altronde sono i temi sui quali possiamo effettivamente incidere. Sui temi nazionali c’è qualche criticità»

Siete disponibili a votare un candidato presidente di M5S?
«È del tutto evidente che, se c’è una coalizione, il candidato dovrà essere un’espressione della coalizione stessa. Oggi però siamo molto lontani dalla discussione sui nomi. In queste settimane dobbiamo trovare un’intesa sui programmi e risolvere, se riusciamo, alcune criticità emerse sui territori provinciali tra i partiti. Poi affronteremo gli step successivi»

DANIELE VALLE

Si è parlato a lungo del rettore del Politecnico Guido Saracco, potrebbe essere un nome capace di catalizzare più forze, compreso M5S?
«Il rettore del Politecnico è sicuramente una personalità di livello del nostro territorio e gode della nostra stima. Si è provato a verificare con M5S se questo nome potesse essere un elemento che potesse favorire l’alleanza, ma così non è stato. Da mesi emerge che i nodi da risolvere per costruire un’alleanza con loro non sono legati ai nomi, ma a aspetti politici anche di carattere nazionale»

Se il Pd correrà da solo, il candidato sarà Daniele Valle o sarà Chiara Gribaudo?
«Entrambi hanno manifestato disponibilità. In generale, anche con un campo largo, ho sempre pensato che fosse necessario costruire una alternativa a Cirio partendo da un consigliere regionale uscente perché persona con più esperienza sul campo. Quindi credo che la disponibilità di Daniele sia quella più adeguata. Valle è espressione dell’intero gruppo consiliare, il quale, peraltro, viene da cinque anni di esperienza di governo e da cinque di opposizione: è dunque attrezzato per ogni evenienza Nel momento in cui non ci fosse l’alleanza con M5S comunque non correremmo da soli perché abbiamo un alleanza storica di centrosinistra con la quale confrontarci e così faremo»

Vi presentate all’elettorato con un programma significativo, quali sono i tre punti più importanti?
«Difesa della sanità pubblica con investimenti, assunzioni e riduzione delle liste d’attesa. La sanità privata dev’essere collaterale e complementare al pubblico e non sostitutiva; incremento delle risorse e quindi dei servizi di trasporto pubblico locale. Sostegno alle famiglie con più risorse e percorsi dedicati per la cura degli anziani non autosufficienti e la copertura al 100% del diritto allo studio universitario e delle graduatorie per voucher trasporti e libri. Tutto questo insieme a un grande piano giovani e politiche mirate per la casa»

IL GRUPPO PD IN REGIONE

Il Pd si aprirà alla società civile in che modo, anche con candidature esterne?
«Quella di aprirsi a candidature civiche, espressione di mondi, culture, esperienze anche non prossime al Pd, è una scelta che in Piemonte e a Torino si è sempre praticata. Questa decisione spetta al partito e alla segreteria regionale e quindi mi rimetto alle discussioni che faremo nelle sedi appropriate. L’alleanza storica costruita dal pd ha comunque sempre avuto una componente civica importante costruita nel tempo dal collega Mario Giaccone, con il quale lavoriamo insieme in consiglio quotidianamente»

La vostra lista è già pronta? Ci si candida e chi no?
«No, su questo dobbiamo ancora lavorare e il partito democratico penso avvierà un percorso di ascolto e condivisione con i territori nelle prossime settimane. Anche per questo è importante incominciare a sciogliere alcuni nodi a partire dal perimetro della coalizione»

Quali sono le tre iniziative più importanti che il Pd ha ottenuto nella legislatura che si sta concludendo?
«Sicuramente l’approvazione della proposta di legge al parlamento sul blocco ai tagli al finanziamento del sistema sanitario, proprio nei mesi in cui si discuteva la legge finanziaria in parlamento, è stata la sintesi delle battaglie a difesa della sanità pubblica. Così come quelle per lo sblocco delle assunzioni di medici e infermieri. In seconda battuta abbiamo limitato, e di molto, il ritorno delle slot machine bloccando in parte la legge del del centro destra così come sulla legge allontanamento zero. Inoltre abbiamo da sempre presidiato e difeso gli stanziamenti per il trasporto pubblico locale, in alcune occasioni ridotti dal centrodestra che poi è dovuto tornare sui suoi passi. In mezzo a questo tante proposte del Pd che sono diventate legge o articoli di legge, a dimostrazione del fatto che abbiamo le idee chiare e siamo pronti a governare»

GUIDO SARACCO

Alberto Cirio sarà il candidato del centro destra o sceglierà una strada nuova che porta verso il centro, come si sussurra da più parti?
«Cirio è certamente il candidato più forte del centro destra in Piemonte. Per lui l’esperienza di governo si è tradotta in una continua campagna elettorale: presente nei territori e assente in Consiglio Regionale. Non credo che le liste di centro che lo sosterranno avranno la forza di contrastare Fratelli d’Italia e la demagogia della Lega Nord. Non è difficile prevedere che sarà un presidente prigioniero della sua maggioranza. La strada del centro mi auguro guardi al Pd e al centro sinistra per costruire insieme una grande alternativa alle destre

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