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LA PROPOSTA
25 Gennaio 2024 - 12:18
Il taser è attualmente in uso a polizia e carabinieri. Ora potrebbe entrare nella dotazione dei vigili urbani
L’uso del taser, la pistola che emette una scarica elettrica per paralizzare i muscoli, potrebbe essere esteso anche ai vigili urbani dei piccoli Comuni che vorranno dotare i propri agenti dell’arma.
Questa è la proposta contenuta in un emendamento della Lega al decreto Milleproroghe. L’idea è quella di fornire l’arma alla polizia municipale, in via sperimentale fino al 31 dicembre 2024, in tutti i Comuni, e non solo quelli capoluogo di Provincia o con più di 20mila abitanti. L’emendamento è stato presentato dal leghista Igor Iezzi ed era stato inizialmente dichiarato inammissibile, ma poi è stato ripreso in considerazione dopo un ricorso. Il taser in Italia è attualmente in dotazione a polizia e carabinieri.
Una proposta che a quanto pare sarebbe condivisa dalla maggioranza e che, se così fosse, avrebbe buone speranze di passare. Infatti, Fratelli d’Italia ha sostenuto che la polizia locale deve avere gli stessi strumenti delle altre forze dell’ordine. «Al convegno “Centralità e ruolo delle funzioni locali nel sistema Paese” ho espresso tutta la mia solidarietà al sindacato di Polizia Locale, ricordando il caso grave di Milano dove i vigili sono in conflitto con il sindaco perché non gli vengono riconosciuti gli straordinari notturni adeguati e non gli vengono fornite le attrezzature di sicurezza come le body cam, lo spray al peperoncino e il taser», ha dichiarato Riccardo De Corato, deputato di Fratelli d’Italia.
E proprio a Milano dovrebbe iniziare la sperimentazione: gli agenti della polizia locale, soprattutto le pattuglie in auto, avranno i taser in prova. Ma dalla Lombardia l’utilizzo dell’arma dovrebbe velocemente allargarsi al resto d’Italia, come ha spiegato in una recente intervista il sottosegretario all’Interno, Nicola Molteni: «Intendiamo estendere l’utilizzo del taser alle polizie locali, polizia fondamentale per la tutela dei territori, da valorizzare attraverso una riforma dell’ordinamento».
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